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TARQUINIA – Ladri in azione all’Infernaccio a Tarquinia. Svaligiata la casa del “patron” del basket Anselmo Ranucci che attraverso i social lancia un appello ai ladri.


«Peccato per le fedi e i ricordi di una vita, pazienza – il primo commento a caldo -, per fortuna avete lasciato tranquilla la mamma». Poi l’appello:
«Carissimo, voglio scriverti questa lettera pensando che ,forse in maniera troppo romantica , anche chi ruba abbia un cuore – scrive Ranucci sui social - Molti diranno Memmo è ancora sconvolto. No sono solo fiducioso e sperare non costa nulla. Ma cacchio fiducioso con chi ti ha violentato casa? Trovi tempo per impietosire chi ti ha rubato tutto? Ma non lo sai che gente è quella. Certo ragazzi lo so, ma voglio pensare che quello che sto per dirgli lo colpisca al cuore, perché tutti hanno un cuore anche chi apparentemente sembrerebbe di non avere».
«Ti chiamerò Archimede – prosegue Ranucci – Carissimo Archimede ti scrivo all’insaputa di mia moglie. Credimi inizialmente è rimasta incredibilmente forte davanti a quel macello. Poi piano piano ha rimesso tutto a posto, in silenzio ma l’ho vista sempre più triste. Cavolo non ci sei andato leggero, gli hai rubato proprio tutto, credimi non aveva molto, ma non sei stato tanto carino e cortese. Pazienza tutto si ricrea, anche quello che può apparire insostituibile. L’ho vista molto provata quando non ha trovato più il regalo della sua povera mamma , un ricordo di un valore affettivo inestimabile magari a te frutterà qualche decina di euro solamente. Ma la cosa che l’ha fatta piangere di più sono state le fedi». «Vedi Archimede – prosegue l’ex assessore – le donne sono fatte così, magari non se le mettono, ma le fedi sono una cosa per loro troppo preziosa. Le ricordano l’inizio di un legame, di un giorno bellissimo. Quei nomi Memmo e Laura per te insignificanti, sono per lei prova che aveva un senso quel sì, che non l’ha detto invano. Ebbene caro Archimede facciamo un patto, giuro che lo rispetterò, dammi la possibilità di ricomprarmi questo simbolo per noi importante. Ti dò cento euro in più del ricettatore a cui le porterai. Pensa tu ci guadagni di più e proverai a far vedere che anche un ladro ha un cuore. Archimede pure tu avrai una figlia e un figlio, pensa quanto soffrirebbe in questo momento se l’avesse perdute o gliele avessero rubate».
«Lo so adesso starai pensando che sono matto – conclude Ranucci -magari l’avrai vendute per una dose o per 50 euro. Ma sperare non costa nulla come credere che al mondo anche il più arido dei cuori, possa avere un sussulto che dia un sorriso ad una persona. Ciao Archimede a presto».
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