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In questi giorni continuano ad imperversare sui social network le notizie riguardanti i Mondiali degli sport acquatici, nei quali l’Italia sta cercando di ritagliarsi un ruolo davvero speciale. Gli azzurri, però, non sono riusciti a farlo al meglio della pallanuoto, come dimostra il settimo posto, sicuramente un magro bottino, per il 7bello diretto dal ct Sandro Campagna. E come accade solitamente in questi casi, i risultati negativi hanno scatenato un’onda negativa nei confronti della pallanuoto italiana e nello stesso Campagna, accusato sia da tifosi che volevano semplicemente esporre una critica, ma anche dai soliti “leoni da tastiera”.
Sappiamo bene che quando lo sport si prende la scena, soprattutto durante l’estate, lo spettatore medio si trasforma in commissario tecnico ed esperto di qualsiasi cosa e quindi le barriere, soprattutto in periodo di social network, vengono abbattute. Ma, tra i tanti commenti propositivi, ce ne sono stati molti che hanno chiesto il ritorno in Nazionale di Marco Del Lungo. “Ma davvero il 7bello si può già permettere di rinunciare a Del Lungo?”, si sono domandati in molto, dubbiosi sulla scelta di Campagna di estromettere il portierone civitavecchiese dall’evento di Singapore.
Qualcuno ha fatto dei paragoni tra Nicosia, il portiere titolare ai Mondiali e lo stesso Del Lungo. Campagna ha dichiarato alla stampa che la nuova calottina rossa della Pro Recco ha disputato un buon Mondiale, anche se, la sensazione, è che Nicosia, pur comportandosi bene, non abbia avuto dei picchi particolarmente alti, soprattutto nelle partite che contavano contro Serbia e Grecia.
Giusto che Campagna abbia deciso di dare un po’ di riposo a Del Lungo, che negli ultimi anni ha avuto davvero poche pause, ma forse una decisione del genere si poteva prendere non in occasione di questo Mondiale, ma dell’Europeo del prossimo anno. Ora ci sarà da vedere, in occasione delle prossime convocazioni, se Del Lungo tornerà a far parte del gruppo azzurro, oppure se la lontananza durerà ancora.
A tutto questo c’è da aggiungere l’adattamento alle nuove regole e soprattutto al restringimento della vasca da 33 a 25 metri, a cui l’Italia si trovava a fare i conti per la prima volta, dopo i sei mesi di squalifica. Il Mondiale ci ha insegnato che il gioco è diventato ancora più rapido e simile al basket. Inoltre, la tecnica ha preso il dominio sulla fisicità e soprattutto sulla velocità.
Il fatto che siano giunte fino in fondo, sia al maschile che al femminile, squadre come Spagna e Ungheria, che storicamente sfruttano queste abilità, non può essere un dettaglio. Se si tira molto più in porta, di conseguenza, devi avere un portiere pronto a queste situazioni. Spesso si dice che nella pallanuoto il portiere è mezza squadra. Non sappiamo se è vero, ma l’importanza della calottina rossa è cresciuta con le nuove regole.
Di sicuro il nuovo portiere del Savona ha tutta la voglia di diventare subito un beniamino della tifoseria biancorossa e guarda lontano, sia temporalmente che geograficamente, pensando alle Olimpiadi di Los Angeles, forse l’occasione migliore per chiudere la sua esperienza con il 7bello. Del Lungo potrà essere il portiere titolare? Oppure potrebbe fare da “secondo” di lusso a Nicosia, sulla scorta di quanto fece Tempesti proprio con Del Lungo a Rio de Janeiro 2016? Solo il tempo consentirà di sciogliere qualsiasi nodo. E chissà che queste domande non se la faccia anche Sandro Campagna durante la vacanza in Sicilia e nella sua Siracusa.
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