Giulia Baffetti può sprizzare euforia da tutti i pori. La pallavolista civitavecchiese ha vinto i playoff di serie C ed ha conquistato la promozione in serie B2 con la squadra, la Vbc Bello Verde Viterbo, ad un solo anno di distanza dalla retrocessione. Nel match cardine della stagione, che si è disputato al PalaFonte di Roma, le ragazze diretta da Jacopo Iacovacci hanno sconfitto, senza repliche, per 3-0 Tor di Quinto Formello, una delle squadre maggiormente candidate, al cancelletto di partenza, al salto di categoria.

Ma le gialloblu si sono comportante da autentiche schiacciasassi, dopo aver superato, nel gironcino di semifinale, anche la resistenza di Dea e Lazio. Nella regular season la Vbc Bello Verde aveva chiuso al secondo posto, dopo un duello forsennato con Antares, dietro solamente la Comal Civitavecchia Volley. Un risultato speciale per il centrale civitavecchiese, che la B2 l’aveva già vista nelle esperienze con Asp, società dove è cresciuta, e CivitaLad, nel periodo di consorzio con Ladispoli.

«È stata sicuramente una delle emozioni più grandi – afferma Giulia Baffetti - soprattutto dopo l’amaro lasciato in bocca dello scorso anno, perché siamo retrocesse solo per un punto. Abbiamo avuto sicuramente molte difficoltà all’inizio, tra cui molti infortuni, ma con l’aiuto di tutte e degli sparring ci siamo rialzate, perché stavamo lì solo per un obiettivo comune, cioè riprenderci ciò che ci era stato tolto l’anno prima. Siamo cresciute moltissimo e abbiamo imparato molto l’una dall’altra.

Ci siamo messe in gioco anche quando magari la strada sembrava molto lunga e tanto buia. Non ci siamo perse d’animo. Siamo arrivate ai playoff con tanta grinta. La prima partita è stata contro Dea Volley, una squadra abbastanza forte. Vi abbiamo creduto e ci siamo portate a casa un bel 3-0. Anche se non saremmo mai arrivate alla finale, per noi già avevamo vinto tutto, ma sicuramente non ci siamo perse d’animo.

Abbiamo continuato ed è arrivata la finale giocata in campo neutro, che non è stato molto d’aiuto tra caldo e ansia. Ma comunque ce l’abbiamo fatta: abbiamo raggiunto l’obiettivo tanto aspettato. È un sogno che si è fatto realtà, ovvero quello di tornare a militare in serie B».

@RIPRODUZIONE RISERVATA