CIVITAVECCHIA - Non è stato semplice, tra referendum, cabine di regia, passi in avanti seguiti da dietrofront inaspettati. Ma, finalmente, si è chiusa in maniera positiva la vertenza Port Mobility. I pochi giorni concordati con la Regione per cercare di trovare un’intesa sul documento che aveva sollevato alcune criticità da parte di 59 lavoratori - tanto da bocciarlo aprendo così di fatto la strada ai 26 licenziamenti paventati a gennaio dall’azienda - sono serviti per perfezionare alcuni passaggi della bozza d’accordo, specificando meglio un paio di punti in particolare, legati allo svolgimento dei turni “multi-funzione” e al futuro dell’azienda. In particolare è stato definito un calendario di incontri tra azienda e sindacati, tra settembre ed ottobre, sulla contrattazione di secondo livello.

Non è stato necessario sottoporre nuovamente l’accordo al referendum, ma i sindacati hanno svolto in questi giorni delle assemblee con i propri iscritti andando a specificare nuovamente e più dettagliatamente ogni aspetto della vertenza e dell’accordo, ricevendo il mandato a proseguire con la firma sul documento. La Regione dovrà quindi ora inviare il verbale di chiusura della procedura; a quel punto si potrà procedere a mettere in campo le iniziative descritte nell’accordo, in vigore fino a dicembre 2023, basato su una serie di misure comprendenti, tra l’altro, il ricorso agli ammortizzatori sociali per dodici mesi, insieme a un accordo integrativo mirato a garantire la flessibilità necessaria per coprire i turni estivi e i picchi di lavoro.

«Sono soddisfatto - ha commentato il presidente di Port Mobility Edgardo Azzopardi - non ho mai voluto che si arrivasse ai licenziamenti, ma era purtroppo una necessità dovuta ad una situazione piuttosto grave». Con la chiusura della procedura non si cancellano certo i problemi, ma si affrontano in maniera differente. Così come si andrà ad affrontare in modo diverso anche la stagione estiva, quella della ripresa dopo i due difficili anni di pandemia. «Nessuno ha giocato con nessuno: alla fine tutti hanno capito quella che era la situazione - ha aggiunto Azzopardi - ringrazio quanti si sono spesi in questa vertenza, a partire dal presidente dell’Adsp Pino Musolino. Ora - ha concluso il presidente - confido nel senso di responsabilità da parte di tutti per affrontare i prossimi mesi».

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