CIVITAVECCHIA - Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla Porto Storico di Civitavecchia che, nei mesi scorsi, aveva fatto ricorso ai giudici del tribunale amministrativo regionale contro la scelta della conferenza dei servizi di affidare la realizzazione del porticciolo per yacht e megayacht al porto storico, all’ombra del Forte Michelenagelo, alla società Roma Marina Yachting, joint venture tra Port Mobility e Porti di Monaco. Il Tar non ha accolto la richiesta della Porto Storico di Civitavecchia - una delle società che aveva avanzato una propria proposta progettuale rappresentata dal general manager della Medov Massimo Mensurati - alla quale si erano opposti, oltre ovviamente alla Roma Marina Yachting, anche tutti i membri della Conferenza dei servizi, a partire da Palazzo del Pincio e dall’Autorità di Sistema Portuale, passando per Regione Lazio, Capitaneria, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Agenzia delle Dogane e Agenzia del Demanio, Comando dei Vigili del fuoco.  Una notizia accolta con soddisfazione e positivamente dal manager della Port Mobility, l’avvocato Edgardo Azzopardi, il quale si era detto fiducioso di un esito simile, «anche perché - ha spiegato - non c’erano motivi per accogliere questa richiesta, convinti della regolarità del percorso seguito in questi anni». Nel frattempo l’iter burocratico sta andando avanti, con la Roma Marina Yachting che sta lavorando per portare avanti il progetto in grado di dare un nuovo volto al porto storico. Un progetto da oltre 22 milioni di euro, con la richiesta di concessione per 40 anni, che prevede anche un investimento di 13 milioni di euro per il completamento della Darsena Servizi e della viabilità di collegamento, per poter dislocare ad esempio i rimorchiatori attualmente ospitati alla banchina San Teofanio.