CIVITAVECCHIA – Le speranze di una città e di un territorio di fare il salto di qualità e di avere un marina yachting tra i più belli al mondo rischiano di essere infrante senza rimedio da una clamorosa sentenza del Consiglio di Stato contro Rmy, Adsp, Comune di Civitavecchia, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Ministero dell’Interno, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Dogane, Capitaneria di Porto. La settima sezione di Palazzo Spada, presieduta da Roberto Chieppa, arriva a ribaltare la precedente sentenza del Tar e sconfessare completamente quanto stabilito dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, sulla ipotesi di conflitto di interesse tra l’Adsp e Port Mobility, nel 2015 partecipata dalla stessa Authority. Secondo il Consiglio di Stato va riammessa a presentare la propria proposta Porto Storico di Civitavecchia che fa capo a Giulio Schenone, patron di Medov, ed è rappresentata dall’avvocato Enrico Pierantozzi.

Entro 20 giorni l’Adsp dovrà assegnare un termine congruo alla stessa Porto Storico di Civitavecchia per eventuali modifiche al progetto, e disporrà, quindi, nuovamente la pubblicazione della domanda della società, ripartendo da capo con la comparazione delle altre domande nella conferenza dei servizi, che si era appena chiusa con la decisione unanime di assegnare la concessione a Roma Marina Yachting.

Anni buttati al vento. Tutto da rifare. Adesso si ricomincia da zero con un vantaggio evidente per i liguri della Porto Storico di Civitavecchia e con il rischio concreto che i soci monegaschi della Roma Marina Yachting decidano di salutare la città di Civitavecchia. Ripartire da zero significa perdere altri tre o quattro anni a vantaggio della vicina Fiumicino che, a gonfie vele, procede per la realizzazione del porto turistico che affosserà la già precaria economia di Civitavecchia.

Ciò che deve far riflettere non è solo la sentenza che secondo diversi esperti di diritto presenterebbe profili degni di segnalazione al procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone, ma l’enfasi e la gioia di alcuni civitavecchiesi che hanno accolto la notizia come una vittoria al Superenalotto, anziché per quello che è: una sconfitta di tutta la città. ©RIPRODUZIONE RISERVATA