CIVITAVECCHIA – Un assestamento nel numero dei passeggeri (+0,1% 2024/2023) e una più decisa crescita per quanto riguarda gli accosti (+6%). Così si presenta il 2024 per il settore delle crociere, così come evidenziato nella nuova edizione dello “Speciale Crociere” di Risposte Turismo. «Se per alcuni le previsioni per il 2024 - ha spiegato il presidente Francesco di Cesare - dopo le accentuate variazioni positive degli ultimi due anni, possono rappresentare una battuta d’arresto, per noi sono da vedere come una occasione per consolidare le proprie posizioni e riflettere su se, come, e a quali condizioni puntare a crescere nelle prossime stagioni. Non è affatto detto, infatti, che la crescita dimensionale debba rappresentare sempre un obiettivo. Perché lo sia, vi devono essere le giuste condizioni. Tra esse, la capacità del sistema di offerta di accogliere più passeggeri, adeguate infrastrutture di mobilità per non mettere in difficoltà le dinamiche di spostamento di chi in quelle destinazioni vive e lavora, la volontà di leggere e gestire l’intero turismo, di cui la crocieristica fa parte, come unico fenomeno ancorché alimentato da diverse componenti. Che l’Italia sia destinata a restare tra i paesi leader della crocieristica non v’è alcun dubbio. La sfida starà su come vorrà e saprà gestire un fenomeno comunque destinato a crescere e a cambiare».

L’Italia ha registrato nel 2023 una crescita del 48% rispetto al 2022 per quanto riguarda i volumi di passeggeri movimentati nei porti, evidenziando al tempo stesso un più contenuto incremento nel numero degli accosti (+0,3%). Complessivamente i passeggeri movimentati sono stati 13,79 milioni con oltre 4.900 call registrate in 61 scali. Le prospettive per il 2024 prevedono un’ulteriore, ancorché marginale, crescita del traffico crocieristico in Italia, puntando a segnare un nuovo record nel numero di passeggeri e toccate nave accolti. I primi portandosi a circa 13,8 milioni, le seconde a circa 5.200 (+6% 2024/2023).

Alcuni porti dovrebbero raggiungere un nuovo record di traffico, come Civitavecchia (+0,5% passeggeri 2024/2023), Napoli (+3%) e Palermo (+6,4%). Tra i porti italiani, Civitavecchia continua a posizionarsi al vertice con 3,3 milioni di passeggeri, registrando una sostanziale stabilità rispetto al 2023. Seguono Napoli e Genova, distanziati da circa 200.000 passeggeri, con lo scalo partenopeo a prevedere una crescita del 3% sia per passeggeri che per toccate nave, e quello ligure ad attendersi una riduzione di circa il 10% in entrambe le variabili. Civitavecchia è anche il primo porto per volume di crocieristi imbarcati e sbarcati (1,6 milioni). Segue a distanza Genova, con 625.000 crocieristi coinvolti in operazioni di home in/out. Al terzo posto Savona, con 5 passeggeri su 10 ad essersi imbarcati o sbarcati nel porto ligure (quasi il 60% del totale del traffico accolto).

Sul fronte Mediterraneo, nel 2023 Barcellona si è confermato il primo porto, distaccandosi di circa 200.000 passeggeri da Civitavecchia, dato molto simile a quello degli anni precedenti: il porto catalano ha accolto circa 3,5 milioni di passeggeri con 804 accosti mentre quello italiano 3,3 milioni con 809 accosti.

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