CIVITAVECCHIA – «Sulle carceri sempre un occhio vigile e un’attenzione particolare». È quanto affermato dalla consigliera comunale di Avs Valentina Di Gennaro alla luce degli ultimi episodi c he si sono registrati all’interno del carcere di Borgata Aurelia. L’ultimo, quello relativo all’aggressione di quattro agenti e di un detenuto da parte di un altro detenuto, armato di un’arma creata al bisogno. «Il carcere è un pezzo di città - ha spiegato Di Gennaro - a Civitavecchia ce ne sono ben due. Le carceri fanno parte del tessuto urbano, umano e sociale della città. Lo sono nei termini delle persone che lavorano e prestano servizi dietro le sbarre, ma soprattutto per la sicurezza di tutta la comunità carceraria. Sulla scia di quello che avviene in molte carceri del Paese, quello avvenuto all'interno del carcere di Borgata Aurelia è solamente l'ultimo di aggressioni e fatti che ormai caratterizzano la vita dietro le sbarre. Già il 7 aprile scorso - ha ricordato - un agente della Polizia Penitenziaria è stato affrontato da un detenuto che lo ha colpito con pugni al volto. Un'aggressione analoga si è registrata a marzo, mentre il 2 gennaio un detenuto, che si era nascosto nel pantalone un rudimentale bastone ricavato da una sedia, aveva preso per il collo un agente e si era poi barricato in cella minacciando di dare fuoco. Per questo un’attenzione particolare sarà sempre dedicata alle condizioni di vita nelle carceri cittadine, da cui non si distoglierà mai lo sguardo».

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