CIVITAVECCHIA – Dopo le polemiche esplose in seguito alla revoca delle concessioni stagionali per tre chioschi sul viale Garibaldi, sul lungomare Thaon de Revel e a Piazza Verdi, l’Amministrazione comunale rompe il silenzio e interviene con una nota ufficiale per fare chiarezza sulla vicenda.

«Le soluzioni adottate in passato sono state particolarmente creative, ma non conformi alle normative vigenti, né condivise con enti fondamentali come la Soprintendenza», si legge nel comunicato diffuso ieri dal Comune, che sottolinea come la trasformazione dei bandi per concessioni stagionali in concessioni di fatto annuali per dieci anni rappresenti una “forzatura incompatibile con le più basilari regole di tutela del paesaggio”.

Il riferimento è soprattutto ai casi sul viale e sul lungomare, dove le strutture – secondo il parere vincolante della Soprintendenza – non risultano compatibili, per caratteristiche e durata, con il contesto storico e paesaggistico.

Diverse, invece, le motivazioni che hanno portato alla revoca totale della concessione per il chiosco di Piazza Verdi, dove il Comune ha contestato gravi inadempienze economiche e amministrative, tra cui il mancato pagamento del canone, l’occupazione abusiva dell’area e l’esercizio dell’attività senza titolo. Una decisione che Mario Benedetti, l’imprenditore colpito, – attraverso un video diffuso sui social – ha contestato duramente spiegando che tutto nasce da un mancato pagamento di 500 euro, «forse il tecnico ha dimenticato qualcosa, ma quel pagamento è stato poi effettuato», ha continuato l’imprenditore, sostenendo che il Comune abbia «preso la palla al balzo» per annullare la concessione. Secondo la sua ricostruzione, nonostante la struttura fosse stata montata, non ha potuto lavorare per gran parte del 2024, poiché l’autorizzazione commerciale è arrivata solo a ottobre. In merito al pagamento, invece, ricorda: «Abbiamo anche fatto una riunione con l’amministrazione – aggiunge – abbiamo presentato memorie un mese e mezzo fa in cui sembrava avessero capito che si trattava di una semplice dimenticanza ma ora mi ritrovo con il chiosco revocato». L’imprenditore ha annunciato opposizione formale contro il provvedimento e ricorda che tra i ragazzi che avrebbero dovuto lavorare a piazza Verdi ci sono anche due disabili.

Nel frattempo, il Comune ribadisce la legittimità delle revoche e l’intenzione di «restituire al procedimento quella trasparenza e correttezza che meritano i cittadini e gli operatori economici», assicurando che non si tratta di un passo indietro sulla valorizzazione del lungomare, ma dell’avvio di un nuovo percorso condiviso per pianificare una riqualificazione duratura, con concessioni decennali regolari, nel rispetto delle regole. La nota si chiude con un monito: «Rigettiamo fermamente ogni forma di violenza verbale o attacco personale verso i rappresentanti istituzionali. L’Amministrazione agisce nel rispetto della legge e nell’interesse generale. Se necessario, tuteleremo i nostri rappresentanti con gli strumenti previsti dal nostro ordinamento».

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