TARQUINIA - La app per chiedere i permessi di accesso nel centro storico di Tarquinia nell’area di zona a traffico limitato solleva perplessità negli esponenti dell’Udc del segretario Gino Stella e della lista Popolari alternativi per Tarquinia.

«È proprio in una Tarquinia di altri tempi, tutta cappa e spada, in un'atmosfera soprannaturale, in un territorio desolato e notturno, che viene ambientato il nuovo debutto cinematografico "Ai confini del mondo" - ironizzano le forze di centro -. Videoclip che vede protagonista il sindaco Alessandro Giulivi nel ruolo di se stesso.

Quest'ultimo insegue il proprio obiettivo, “eliminare definitivamente l'esistenza del centro storico con i super poteri conferitegli dell'app Ztl”».

«Dopo essere fuggito dallo scrigno della città fantasma - aggiungono le due liste che fanno capo a Gino Stella - il primo cittadino riunisce la giunta della “fratellanza” per contrastare l'ingresso di qualsiasi intruso nella città. Crediamo che potrebbe essere una buona trama cinematografica. Comunque gentilissimo sindaco, un amministratore, eletto dai cittadini, non si può permettere, su pubblica carta, di zittire sempre tutto e tutti. Vuole che le mentiamo dicendo che va tutto bene? Vuole che tutti abbiano il suo disegno di città davanti gli occhi?»

«Sindaco allora le poniamo delle domande - concludono gli esponenti di Udc e Popolari Alternativi per Tarquinia -: lei si sente apprezzato dai suoi cittadini? Ritiene di essere condottiero di un gruppo volontario o generale di un esercito costretto? Si ricordi che lei è il sindaco di ogni singolo cittadino, non solo di chi si prodiga in riverenze di circostanza come l'equipaggio della Perla nera».

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