LADISPOLI - «Consentire le attività temporanee estive come fatto da più di dieci anni». Il partito democratico torna alla carica sulla "questione" camping dopo l'annuncio dell'amministrazione comunale dell'apertura nei pressi di via Roma, di un'area dedicata proprio ai camperisti. «Abbiamo chiesto che l'amministrazione facesse anche quest'anno la delibera che, da più di dieci stagioni, consente nella zona di Torre Flavia l'apertura di attività turistico-balneari senza alcuna occupazione del demanio. Attività che davano la possibilità di accesso libero e di parcheggio in una zona altrimenti inacessibile».
IL PD: «NULLA È CAMBIATO DAL PUNTO DI VISTA NORMATIVO»
«Le norme urbanistiche in vigore nella zona lo consentono - hanno aggiunto dal circolo locale dei dem - Nulla è cambiato dal punto di vista normativo - hanno ribadito i dem - L'amministrazione comunale non ha finora deliberato ed invece ci sono stati incomprensibili attacchi polemici di ex assessori e delegati. Riteniamo che più delle polemiche servano atti che consentano alle attività stagionali di aprire, a decine di giovani di avere una attività lavorativa, ai cittadini e ai turisti di parcheggiare e di arrivare su un tratto del nostro litorale altrimenti inaccessibile, oltre a garantire la sicurezza in quella parte di lungomare non sorvegliata dal comune».
LADISPOLI ATTIVA: «CHIEDIAMO UNA DELIBERA PONTE PER SALVARE LA STAGIONE»
E sulla vicenda è intervenuta anche Ladispoli Attiva. E anche dal movimento politico che alle passate elezioni ha sostenuto la candidatura dell'ex sindaco etrusco, Alessio Pascucci, arriva la stessa richiesta: «Una delibera ponte per salvare la stagione». «Crediamo che sia da irresponsabili rifiutardi di approvare un atto che eviterebbe di mettere in ginocchio famiglie di lavoratori e imprese che da anni investono sul territorio di Ladispoli e di causare disagi a turisti e residenti che quest'anno non potranno accedere ai servizi minimi essenziali per godere del nostro mare. Al sindaco - proseguono da Ladispoli Attiva - chiediamo una cosa semplice: una delibera ponte per la sola stagione estiva 2023 che consenta solo "opere removibili", dirette a soddisfare esigenze contingenti, temporanee e stagionali" e "destinate ad essere rimosse al cessare della necessità", che consentirebbe ai proprietari e ai gestori delle attività di minimizzare i danni senza alcun impatto ambientale, dando loro il tempo di presentare i progetti definitivi».

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