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FIUMICINO – Portare Portus nel nome ufficiale del Parco archeologico per restituire piena visibilità a uno dei siti più importanti della storia romana. È questo il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio comunale di Fiumicino, Roberto Severini, all’indomani dell’approvazione in aula – lo scorso 29 maggio 2025 – della mozione bipartisan che chiede al Ministero della Cultura di modificare la denominazione del Parco Archeologico di Ostia Antica in Parco Archeologico di Portus e Ostia.
“Creiamo il Parco Archeologico di Portus”, ha dichiarato Severini, che ha voluto sottolineare come questa iniziativa rappresenti molto più di un semplice atto formale: “Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio ricchissimo, con alcuni dei siti archeologici più importanti al Mondo. Ecco perché oggi ho rilanciato la proposta di modificare la denominazione del Parco Archeologico di Ostia Antica in Parco Archeologico di Portus e Ostia, iniziativa presa dal Consiglio Comunale lo scorso 29 maggio attraverso l’approvazione bipartisan di una mozione”.
Nel suo intervento, Severini ha rimarcato il valore strategico della proposta, chiarendo che non si tratta di una formalità: “Sembrerà un sofismo ma è invece un tentativo concreto, anche burocratico, di creare una sinergia forte e duratura tra tutte le aree archeologiche di Fiumicino e Ostia”.
L’obiettivo è quello di avviare un percorso che consenta di mettere a sistema i luoghi della storia, oggi spesso disgiunti nella gestione e nella comunicazione. Da qui anche la proposta operativa avanzata dallo stesso presidente del Consiglio: “Come primo passo per esempio, una corsa bus pubblica con tappe nei siti del parco archeologico”.
Per Severini, questa visione integrata può contribuire in maniera determinante al rilancio dell’immagine culturale del territorio: “Il nostro obiettivo è mettere a regime il nostro immenso patrimonio per dare una nuova impronta turistica a Fiumicino. Un turismo di qualità, che possa trovare in questo territorio un punto di riferimento culturale”.
La mozione approvata dal Consiglio, pur non avendo valore esecutivo, rappresenta un atto politico chiaro, con cui la città di Fiumicino chiede al Ministero della Cultura e alla Direzione generale Musei un riconoscimento formale che valorizzi Portus e la sua importanza storica. La palla ora passa allo Stato, che dovrà valutare se raccogliere l’indirizzo espresso dall’aula consiliare.