CIVITAVECCHIA – “Sulla centrale di Torre Valdaliga Nord serviva chiarezza e il question time di ieri da parte del ministro del Mimit Adolfo Urso è servito proprio a dare un contorno chiaro all’attuale situazione delle centrali a carbone. Oggi sappiamo che il termine del 31 dicembre 2025 è confermato e verrà effettuata una “fermata a freddo” delle centrali che permetterà di preservare da un lato la sicurezza energetica nazionale e dall'altra favorire la transizione energetica sulla scia di quanto già adottato da altri Paesi europei, come la Germania”.

Così Emanuela Mari, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Nel frattempo, come ho ribadito in tutte le sedi, è fondamentale continuare quell’opera di valutazione delle progettualità in essere che sono emerse nelle varie fasi, anche grazie al contributo di Regione Lazio, e che hanno avuto nella manifestazione di interesse scaduta a giugno una ulteriore piattaforma di proposte per una riconversione del sito attenta all’innovazione e allo sviluppo con particolare attenzione a quei progetti che prevedano l'impiego e la riqualificazione delle maestranze locali. Quello che serve quindi non sono polemiche sterili ma una specifica formazione occupazionale per ricollocare tutta la forza lavoro finora impiegata nel comparto energetico e creare nuove occasioni di impiego sicuro e sostenibile: la strada tracciata è quella giusta, basata sulla condivisione e sull’apertura mentale a progetti qualificanti. Lasciamo ad altri – conclude Mari – le battaglie ideologiche, utili solo a spaccare ancora una volta il tessuto sociale del territorio”. 

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