CIVITAVECCHIA – «Civitavecchia è in una fase decisiva». Ne è convinto il Pd che affronta due temi, il progetto del porto crocieristico di Fiumicino e il post carbone. «Nel novembre 2025 il Ministero dell’Ambiente ha concluso la VIA sul porto privato promosso da Fiumicino Waterfront con Royal Caribbean - spiegano - Comune e comitati esprimono forte preoccupazione non solo per gli impatti ambientali e infrastrutturali, ma per il precedente istituzionale creato autorizzando una grande opera privata potenzialmente in concorrenza con un porto pubblico strategico. Una scelta che può spostare traffici, indebolire investimenti e mettere a rischio occupazione e sviluppo». Sul fronte energetico il Pd chiede tre atti immediati. «Il primo è il decreto attuativo sulla riserva, necessario a chiarire tempi, modalità ed effetti occupazionali del post-carbone. Il secondo è la nomina del commissario, indispensabile per avviare una fase decisionale reale. Il terzo - hanno concluso - è l’accordo di programma, unico strumento capace di consentire le variazioni d’uso e rendere possibili i progetti di riconversione. Senza questi passaggi la transizione resta ferma, il lavoro senza tutele e la città ostaggio dell’indecisione.Questa situazione è il risultato di un governo che rinvia e non sceglie. La pianificazione portuale e la transizione energetica riguardano il futuro e la coesione della comunità: Civitavecchia non può restare sospesa».

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