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FIUMICINO - In una clima di tensione, il Consiglio comunale di Fiumicino ha approvato il Rendiconto di gestione 2022. Ma non sono mancate sorprese e polemiche.
La prima seduta della massima assise convocata dal neo presidente del Consiglio, Roberto Severini, si è aperta in un ambiente dominato dalla curiosità e dalla presenza di molti cittadini: presenti al gran completo tutti i consiglieri, tutti i membri della Giunta ad eccezione dell’assessora al Turismo, sport, cultura, Giubileo, lavoro e formazione professionale Valentina Torresi. Tra i punti all’ordine del giorno, come anticipato, l’approvazione del Rendiconto: un tema che ha suscitato non poche polemiche nel recente passato. Questo perchè l’approvazione avrebbe dovuto vedere luce entro il 30 aprile.
Ad aprire le danze è stato l’assessore al Bilancio Vincento D’Intino, che ha fatto il punto della situazione: «La situazione sembra florida e rosea, ma se si va più a fondo si scopre che non è così. E’ vero che il Comune ha un saldo di cassa di 19 milioni in positivo, soprattutto a causa dei finanziamenti statali dovuti alla pandemia. Ma l’esposizione è debitore è molto alta, anche perchè i tassi d’interesse sono schizzati sia per il Covid che per i successivi venti di guerra. Allo stato attuale risultano mutui accesi, ma non utilizzati», ha detto l’Assessore. Che poi ha tuonato: «Rischieremo di avere 2-3 anni bloccati per far fronte a quest’emergenza: mi auguro, quindi, che si faccia una programmazione intelligente».
A queste parole ha risposto in maniera infuocata l’ex vicesindaco ed attuale consigliere Ezio Di Genesio Pagliuca, che ha difeso l’operato dell’Amministrazione a guida Esterino Montino: «C’è un debito buono ed un debito cattivo: il primo è quello che deriva da investimenti fatti, che poi rimangono un patrimonio per la città – ha detto fieramente – Nel complesso di una situazione difficile, il Comune di Fiumicino dimostra uno stato di saluto molto migliore rispetto a quello di tanti anni fa e non c’è stato nemmeno il bisogno di alzare le tasse. La Tari non aumenta da 9 anni e sull’Irpef, c’è stata una diminuizione per certe fasce di reddito. L’Assessore prima parla di un saldo positivo di 19 milioni, ma poi allo stesso tempo di rischi finanziari per il Comune. O l’una o l’altra», ha concluso Di Genesio Pagliuca.
Nel frattempo l’Aula ha iniziato a surriscaldarsi, con il centrosinistra grintoso nel difendere il proprio operato, mentre il centrodestra ha puntato più volte il dito sul ritardo dell’approvazione del Rendiconto di gestione, sulla mancata convocazione del Consiglio comunale e sull’esposizione debitoria. Ed è proprio qui che è intervenuto anche il sindaco Mario Baccini, che non ha usato mezzi termini: «State facendo tutti da soli. La maggioranza oggi voterà per l’approvazione del vostro rendiconto, la cui approvazione aveva come termine ultimo il 30 aprile. Avevate l’opportunità di convocare il Consiglio comunale, ma non l’avete fatto per i vostri interessi elettorali. Forse siete ancora in clima da campagna elettorale, ma vi ricordo che è finita e che ora bisogna pensare al bene di Fiumicino», ha tuonato.
Nel suo breve ma deciso intervento, il Sindaco si è poi inevitabilmente soffermato sulla situazione finanziaria, mettendo in guardia l’Aula: «Ho avuto un incontro con i rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti: mi hanno detto che Fiumicino è tra i Comuni attenzionati, segnalati. ed oggi venite qui a vantare 19 milioni di saldo positivo di cassa, senza citare l’alto numero di debiti». Parole dure che, come prevedibile, scatenano l’ira dell’opposizione.
Ed è proprio dopo le parole del Sindaco che si è passati alle dichiarazioni di voto. E se la maggioranza di centrodestra ha annunciato il voto favore per «senso di responsabilità», a sorpresa il centrosinistra ha dichiarato la propria astensione, una scelta motivata dal «trattamento ricevuto» dalla maggioranza.
Ciò tuttavia non ha potuto che risultare una novità, considerando che il Rendiconto si riferisce al periodo di Amministrazione Montino.
Detto fatto: il rendiconto di gestione 2022 è passato con 17 voti favorevoli ed 8 contrari, con un clima di tensione generale (e qualche piccolo applauso) a fare da sfondo.