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BAGNOREGIO - “La voce dei sindaci”: parla il sindaco di Bagnoregio Luca Profili
Torna puntuale come ogni venerdì “La voce dei sindaci”, la rubrica settimanale dedicata a fare luce sul lavoro dei primi cittadini e sulle priorità per tutti i Comuni della Tuscia. Questa settimana La Provincia ha sentito il sindaco di Bagnoregio Luca Profili.
Sindaco Luca Profili, quali sono state le opere coinvolte nel Pnrr per Bagnoregio?
«Il Pnrr è un’opportunità molto importante. Bagnoregio è stato finanziato per due opere importanti. La prima è la realizzazione della nuova mensa scolastica di cui i lavori sono già iniziati. Si tratta di un finanziamento di 800 mila euro che ci permetterà di costruire per intero un nuovo edificio che accoglierà dall’inizio del 2025 il momento del pasto delle scuole elementari e medie. Il secondo intervento è molto importante perché finanzia l’ottavo pozzo del consolidamento della rupe di Civita di Bagnoregio. Questo chiaramente per noi, rispetto ad altri finanziamenti che sono stati concessi come quello dei Borghi, ha una valenza ancora maggiore perché rappresenta il futuro della nostra perla turistica».
Parliamo anche delle altre opere non rientranti nel Pnrr e quelle previste per il futuro.
«Uno dei successi più significativi è stata dopo decenni la riqualificazione completa del Parco della Rimembranza, un luogo a noi molto caro che è tornato ad essere frequentato dalle famiglie e sede di eventi estivi importanti. Penso all'illuminazione della rupe di Civita, che ha reso il nostro borgo più attrattivo anche di notte, così come l’efficientamento quasi completato del paese con le nostre strade divenute ancora più affascinanti e sicure. Abbiamo anche sistemato il campo sportivo di Vetriolo, un luogo abbandonato che dopo tanti anni potrà tornare ad essere utilizzato. Abbiamo restaurato il monumento ai caduti di Piazza Cavour, inaugurato lo scorso 4 novembre, un luogo importante, un intervento tanto atteso, che serve sempre per ricordare coloro che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà, un simbolo tangibile del nostro rispetto e della nostra gratitudine verso questi eroi. Abbiamo dedicato tempo ed energie per migliorare la nostra infrastruttura stradale, sistemando alcuni tratti che erano in condizioni precarie. Questo ci ha permesso di garantire una maggiore sicurezza e comodità per tutti coloro che utilizzano le nostre strade. Inoltre, abbiamo investito nella cultura, promuovendo eventi e attività che hanno arricchito la vita culturale del nostro paese, offrendo opportunità di crescita e sviluppo anche per artisti locali. Guardando al futuro, ci aspettano nuovi progetti che continueranno a migliorare la nostra comunità. Nel 2024, finalmente, vedremo la demolizione della cantina didattica, una soluzione a lungo attesa a un problema che sembrava irrisolvibile. Questo ci permetterà di liberare spazio per nuove opportunità e sanare una ferita che dura da 50 anni. Con tutta probabilità termineranno i lavori di costruzione della nuova mensa della scuola».
La vostra forza, il turismo. A che punto siamo?
«Il 2023 si sta rivelando il vero anno della ripartenza dal Covid.
Da marzo abbiamo visto tornare nel nostro borgo i turisti asiatici e statunitensi, quella parte che occupa anche il resto della settimana e non solo il weekend come spesso accade per gli Italiani. Dall’Asia i turisti hanno voluto dimostrare di tornare in modo prepotente dopo che per alcuni anni i problemi dei passaporti in Cina non lo avevano più permesso.
Quotidianamente vedo passare sotto il mio ufficio tanti asiatici. Rispetto al 2022 avremo una crescita del 15-20% di presenze: ciò è motivo di orgoglio per noi perché, negli ultimi 10 anni, abbiamo soprattutto lavorato per la crescita del turismo a Bagnoregio. Per quanto riguarda l’Unesco, con Casa Civita, abbiamo vissuto momenti complessi come il Covid e la guerra in Ucraina che l’anno scorso non ha permesso lo svolgersi del comitato russo a Kazan dove avremmo portato la nostra candidatura. Per quest’anno abbiamo deciso di ritirare momentaneamente la candidatura che si è svolta a Riad: presto ci rivedremo con Regione Lazio e Ministero della Cultura per riprendere in mano la candidatura. Ricordo che se viene bocciata una volta la candidatura Unesco poi non si può più presentarla».
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