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CIVITAVECCHIA – Un’estate sottotono, senza eventi di rilievo e con un’offerta culturale che «avrebbe potuto — e dovuto — essere ben altro». È questo, in sintesi, il duro j’accuse lanciato dal capogruppo di Forza Italia Luca Grossi, che prende di mira la gestione degli assessorati alla Cultura e al Turismo, denunciando una stagione estiva «tra le più soporifere della storia recente».
Grossi apre però con un ringraziamento all’assessore all’Ambiente Stefano Giannini, che ha presentato «con una delibera in zona Cesarini» la partecipazione del Comune di Civitavecchia al bando regionale per i grandi eventi di spettacolo dal vivo. Un’opportunità che, secondo il consigliere azzurro, «avrebbe dovuto — naturalmente — rientrare nelle competenze dell’assessorato al Turismo o di quello alla Cultura».
Il bersaglio è chiaro: «Il duo Tinti–Alessi, dopo aver regalato ai civitavecchiesi un Capodanno 2024 senza eventi e un’estate 2025 senza programmazione, ha scelto ancora una volta di sfilarsi». Anche il bando regionale, secondo Grossi, è stato «lasciato nelle mani di altri», e presentato «in extremis» dall’assessore all’Ambiente.
La critica si allarga all’intera visione (o mancanza di visione) della macchina amministrativa in materia di cultura e turismo: «È evidente che oggi, a Civitavecchia, la programmazione culturale e turistica sia spenta, frammentata, gestita senza visione e senza passione».
Grossi riconosce l’impegno dell’assessore al Commercio Enzo D’Antò, promotore degli eventi nei quartieri, e la recente iniziativa di Giannini sul bando, ma rilancia: «Sorge spontanea una riflessione: non è forse arrivato il momento di un cambio di passo, o di gestione, per gli assessorati alla Cultura e al Turismo?».
La conclusione è amara, e assume toni quasi poetici: «Il silenzio, quello vero, non è solo nelle piazze e nelle rassegne che non ci sono. È nelle scelte mancate, nelle occasioni ignorate, nell’assenza totale di una visione culturale per la città. E questo silenzio, oggi, fa rumore».
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