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CIVITAVECCHIA – «Da quando in qua d’estate fa caldo soltanto di notte?» È questa la domanda, provocatoria e diretta, con cui Deborah Zacchei, ex assessora ai Servizi sociali e attuale esponente di Forza Italia, apre una dura nota contro l’attivazione del servizio di Emergenza Caldo da parte dell’amministrazione comunale.
«Qualcosa non torna – sottolinea Zacchei – nel programma di accoglienza e assistenza continuativa, che va a coprire soltanto le ore notturne, quando invece è evidente che il caldo colpisce i soggetti fragili anche e soprattutto durante il giorno». Una scelta che la rappresentante azzurra definisce «un’anomalia che registriamo con stupore», soprattutto in un contesto di temperature estreme e allerta sanitaria.
A lasciare perplessa Forza Italia è anche il metodo di assegnazione: «Un servizio affidato in procedura negoziata e senza bando», fa notare Zacchei, che osserva come «non sia un caso se si vedono persone cercare una panchina all’ombra o utilizzare le fontane pubbliche per trovare refrigerio». Al centro della critica c’è anche la scelta del soggetto gestore: «A fronte di una somma impegnata di 132mila euro, si è scelto di affidare tutto a una società privata che gestisce alberghi e ristoranti, e che non pare avere alcuna competenza su sociale ed emergenze», osserva. Zacchei pone quindi una serie di interrogativi all’assessora ai Servizi sociali Maucioni: «I servizi erogati sono o no coerenti con i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (Leps), per i quali la Regione Lazio ha assegnato al Comune le somme spese?».
«Una società che gestisce hotel e ristoranti può davvero garantire i Leps?» prosegue Zacchei, chiedendo se sia previsto un servizio di accompagnamento sociale per gli ospitati e con quali figure professionali. E ancora: «È stato predisposto un servizio diversificato per chi ha bisogno di aiuto temporaneo e chi, come le persone senza fissa dimora, necessita di un intervento continuativo e strutturato?». «Speriamo – conclude – di avere risposte chiare quanto le nostre domande».
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