CIVITAVECCHIA – La relazione inviata ai componenti del direttivo dal segretario del Pd Enrico Luciani continua a far discutere. O meglio, continua a non suscitare reazioni ufficiali, almeno per ora.

«Nessuno mi ha chiamato – ha spiegato Luciani intervenendo alla trasmissione “Il Punto” sul canale Youtube di Civonline.it – evidentemente quanto ho scritto non è stato considerato rilevante. Ma noi siamo dentro il partito per farlo crescere». Poi ribadisce: «Non chiedo nulla, non ce l’ho con nessuno. Voglio rispetto. Il confronto continuerà. Do fastidio? A chi, e perché?». Ricorda come lui e il suo gruppo abbiano sostenuto Piendibene sin da quando «nemmeno a Roma volevano candidarlo», portandolo poi alla vittoria. Un passaggio sull’operato dell’assessore Patrizio Scilipoti, espressione del suo gruppo in giunta: «Ha una storia, è stato il più votato, oggi sta amministrando bene» e sottolinea la necessità di un cambiamento profondo: «Non solo nel sindaco o negli assessori, ma nei partiti. Civitavecchia sta uscendo dal carbone, se non cambia tutto, non ci sarà crescita». Sul congresso straordinario che si sarebbe dovuto tenere a giugno, parla apertamente di una convocazione «in fretta e furia, senza mozioni né documento». Ora guarda al futuro: «Il partito deve essere sereno, libero, democratico. Ci sono tanti giovani che stanno crescendo. Faremo il tesseramento, e poi il congresso, a fine autunno». Un messaggio che, a suo dire, è già arrivato a destinazione.

Ma dal sindaco Marco Piendibene nessun commento: «Preferisco non rilasciare dichiarazioni» ha tagliato corto. Il silenzio pesa, soprattutto alla luce dei precedenti: impossibile non ricordare il 2013, con la sfiducia al sindaco Pietro Tidei guidata anche dallo stesso Luciani, allora vicesindaco. Più disteso il tono dell’assessore Patrizio Scilipoti: «Ne ho parlato col Sindaco. Sarebbe stato meglio discuterne all’interno del partito. Ma ora serve ragionare, articolare una proposta, dialogare. Nessuno deve alzare muri». Il confronto, assicura, continuerà. E sullo sfondo resta aperta la partita per il nuovo segretario dem, con Patrizio Pacifico in pole, ma con il gruppo ex Onda Popolare che rivendica un ruolo, dopo aver contribuito alla vittoria elettorale.

«Siamo di fronte al punto di vista espresso dal segretario – commenta Piero Alessi, predecessore di Luciani alla guida del Pd – la discussione è normale. Il nostro è un partito grande, con regole chiare. Se avessimo timore di confrontarci, sì, quello sarebbe grave». Dal consigliere di Alleanza Verdi Sinistra Ismaele De Crescenzo arriva un invito alla serenità: «Massimo rispetto per i dibattiti interni, ma noi siamo un altro partito, anche a livello generazionale. Mi auguro che nel Pd riescano a superare i conflitti fisiologici. Un Pd forte rende forte l’amministrazione. Luciani ha tutto l’interesse ad avere un’amministrazione coesa e solida. E noi anche».

©RIPRODUZIONE RISERVATA