TARQUINIA - Donna, madre, moglie, lavoratrice, innamorata di Tarquinia. Così recita il suo profilo Facebook. Emanuela Poleggi scende in campo per le amministrative annunciando la propria candidatura a sindaco della città di Tarquinia. Una candidatura che sottolinea essere civica.

«Scelgo di candidarmi a sindaco di Tarquinia perché vedo trascurati i bisogni della nostra comunità - spiega Emanuela Poleggi - Sono di Tarquinia e la mia famiglia di origine, per la quale l’impegno sociale veniva prima di qualsiasi altra cosa, appartiene a questo territorio; quindi da donna, da madre e da lavoratrice conosco bene i problemi quotidiani che tutte e tutti incontriamo e dei quali una buona amministrazione deve, con urgenza, farsi carico. Mai come nelle prossime elezioni amministrative la posta in palio è il futuro di Tarquinia. Un futuro che, per noi e per i nostri figli, dobbiamo prenderci insieme o lo perderemo».

«Intendo mettermi in gioco e vi chiedo di scendere in campo con me - dice Poleggi - Avrete modo di vedere il mio programma e suggerirmi i miglioramenti che riterrete, che sintetizzo in queste parole d’ordine: tradizione e territorio; economia e promozione sociale; conservazione dell’identità e innovazione; unità e solidarietà. L’albero cambia le foglie e i rami, non le radici che lo rendono forte di vita. Così, come ci insegnano i nostri agricoltori, faremo noi, tutti insieme per Tarquinia. Non sarò un decisore assoluto, ma un garante del rispetto democratico delle leggi e di un’amministrazione amica, in grado di realizzare risultati durevoli». «Comprensione reciproca, fiducia in noi stessi e nella nostra comunità saranno le mie cifre per un’amministrazione che sia a vantaggio di tutti - prosegue la candidata - Mobilitiamo le risorse che abbiamo e che non utilizziamo perché paralizzate da odio, paura e indifferenza. Andiamo ad amministrare uniti in franchezza e modernità, promuovendo una nuova nozione di cittadinanza attiva». «La mia candidatura è civica, aperta a tutte e a tutti, anche al contributo delle forze politiche che lo vorranno - conclude Emanuela Poleggi - ma indisponibile per chiunque pensi di snaturarne il profilo civico e per chi pensa di tenere fuori le cittadine e i cittadini di ogni età dall’amministrazione. Mettiamoci in cammino insieme».

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