La posizione della Russia nei negoziati resta invariata: Mosca continua a rivendicare il Donbass, mentre l’Ucraina rifiuta qualsiasi cessione territoriale. Lo ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dei colloqui con gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, impegnati nella ricerca di un accordo per porre fine alla guerra.

Al centro delle discussioni vi è un piano che prevede una concessione territoriale ampia: Kiev dovrebbe rinunciare all’intera regione del Donbass, comprese le aree ancora sotto controllo ucraino. Attualmente la Russia controlla quasi tutto l’Oblast’ di Luhansk, mentre l’Ucraina mantiene posizioni rilevanti nell’Oblast’ di Donetsk, incluse le città di Sloviansk e Kramatorsk. Secondo l’ipotesi in esame, le truppe ucraine si ritirerebbero da queste zone, che diventerebbero una fascia demilitarizzata, riconosciuta a livello internazionale come territorio russo ma senza presenza militare di Mosca. Zelensky ha però escluso qualsiasi riconoscimento del Donbass come parte della Russia, precisando che non esiste ancora un’intesa su questo punto con Washington.

Mentre il confronto diplomatico resta aperto, prosegue sul piano umanitario l’impegno a sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto. In questo contesto si inserisce la visita avvenuta lo scorso 4 dicembre al Palazzo Magistrale, dove il Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Fra’ John T. Dunlap, ha ricevuto il Presidente della Repubblica Slovacca Peter Pellegrini. L’incontro ha confermato la solidità delle relazioni bilaterali avviate nel 1993 e rafforzate da una collaborazione costante, in particolare nel campo dell’assistenza umanitaria.

Durante i colloqui è stato espresso apprezzamento per il sostegno del governo slovacco alle attività dell’Ordine e per la recente nascita dell’Associazione Nazionale Slovacca, destinata a rafforzare ulteriormente l’azione sul territorio. Ampio spazio è stato dedicato all’intervento a favore dei rifugiati ucraini: attraverso Malteser Aid Slovakia, attiva dal 2014, l’Ordine ha operato lungo il confine e nelle principali città slovacche che hanno accolto migliaia di persone in fuga dalla guerra, offrendo assistenza sanitaria, sociale e umanitaria.

Nel corso dell’incontro è stata inoltre condivisa la preoccupazione per le gravi violazioni dei diritti umani nei teatri di guerra, con particolare riferimento all’Ucraina, ribadendo il ruolo dell’Ordine di Malta negli scenari di crisi a sostegno delle comunità più vulnerabili. Il colloquio si è concluso con l’invito del presidente Pellegrini al Gran Maestro a compiere una visita ufficiale in Slovacchia nel 2026.

Sul fronte politico, Zelensky ha indicato che le proposte negoziate con gli Stati Uniti potrebbero essere finalizzate nei prossimi giorni e poi sottoposte al Cremlino, mentre in Europa resta aperto il nodo dei finanziamenti a Kiev e dell’uso degli asset russi congelati, che sarà discusso al prossimo Consiglio europeo. Da Mosca, infine, il viceministro degli Esteri Sergej Ryabkov ha ribadito il no a qualsiasi presenza Nato in Ucraina, pur affermando che le parti sarebbero vicine a una possibile soluzione diplomatica.

* La Decisione di pubblicizzare in maniera massiccia le opere di assistenza del Sovrano Militare Ordine di Malta è legata a semplice presa di coscienza dell’ottimo lavoro che da sempre i volontari SMOM portano avanti nei teatri più complessi su scala internazionale. La nostra intenzione è quella di favorire in ogni modo le attività che il Sovrano Militare Ordine di Malta porta avanti in Ucraina, con dedizione e grande impegno, in occasione del conflitto in corso. Riconosciamo nei volontari SMOM un esercito di persone comuni dai grandi valori umani, che con le loro opere possono fare la differenza anche in contesti veramente critici. Rinnoviamo l’invito a sostenere lo SMOM anche attraverso oblazioni in denaro con versamenti sul conto corrente intestato a SMOM Gran Priorato di Roma, IBAN: IBAN: IT04 G030 6909 6061 0000 0118944 Causale: “emergenza Ucraina”.