Roma, 14 apr. (Adnkronos) - "La salvinata del 14 aprile: se partiamo oggi, tra sette anni accendiamo linterruttore della prima centrale nucleare. E magari anche a Milano. Lignoranza è una brutta cosa. Basterebbe guardare cosa è accaduto in Francia con la centrale di Flamanville, i cui lavori sono iniziati nel 2006 e si sono conclusi solo nel gennaio 2025, con un'esplosione dei costi da 3,6 miliardi a 20 miliardi di euro. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde. "Secondo Salvini, con il nucleare lenergia costerebbe meno. Ennesima bugia, lennesima salvinata. Secondo lAgenzia Internazionale dellEnergia, il costo del nucleare in Europa è di 175 /MWh, più del doppio rispetto a quello delleolico e del fotovoltaico. Oggi il PUN (Prezzo Unico Nazionale dellenergia elettrica) è a 113,60 /MWh. Con il nucleare vogliono continuare la rapina sociale ai danni dei risparmi degli italiani, facendo aumentare non diminuire il costo dellenergia. Altro che risparmio!". "Trovo inoltre gravissimo che, al convegno della Lega di oggi, gli amministratori delegati di società energetiche a guida pubblica, come Eni ed Enel, abbiano attaccato il Green Deal. Un attacco a una transizione energetica che, puntando sulle rinnovabili, permetterebbe ai cittadini di pagare meno la bolletta. Del resto, ci si può davvero aspettare che chi ha fatto profitti miliardari con il caro energia, come Eni ed Enel, voglia rinunciare a guadagni così alti? Una vera transizione lascerebbe quei miliardi nelle tasche degli italiani, conclude.