Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "Sulle regionali noi siamo determinati a vincere in Liguria, Emilia Romagna e Umbria e battere Giorgia Meloni". Il Pd ribolle dopo lo strappo di Giuseppe Conte ieri nel salotto di Porta a Porta, ma dalle parti del Nazareno la barra resta dritta sull'obiettivo: vincere le prossime regionali, battere la destra. Nessuna replica, nessuna risposta, nessuna polemica. Né a Conte che chiama in causa direttamente Schlein: "Abbiamo da parte del Pd e della sua segretaria un problema politico vero e serio". Né sul nuovo ultimatum del leader M5S: dopo la Liguria, anche in Emilia e in Umbria, Conte chiede che Iv sia fuori dalla coalizione: "Io non sono disponibile ad affiancare il mio simbolo a quello di Renzi". Un veto che il Pd, stavolta, sembra intenzionato a respingere al mittente. Nessun intervento 'dall'alto', insomma, a modificare assetti a cui i candidati presidenti e i partiti a livello locale lavorano da settimane. Sottolinea Debora Serracchiani: ''Noi rispettiamo le scelte delle nostre federazioni territoriali, chissà che il presidente Conte non capisca che decidere da Roma le cose non sempre porta bene". E pare che stavolta, a differenza di quanto accaduto in Liguria, Avs non condivida l'upgrade pentastellato: "Guardando alle politiche, su Renzi serve un chiarimento ma Conte ha esagerato". I candidati presidenti, Michele De Pascale, in Emilia Romagna e Stefania Proietti in Umbria sulla 'fatwa' di Conte, tra l'altro, hanno già risposto. "Italia viva -spiega Proietti- ha condiviso la mia candidatura. Non ci sarà una lista di Iv ma ci saranno dei candidati civici e non andrò a fare storie se uno ha una tessera di partito". De Pascale poi è netto: in Emilia, a differenza del livello nazionale, ci sono "una coalizione larga" con oltre 60 liste civiche e "un progetto condiviso, concreto e ambizioso. L'Emilia-Romagna è troppo importante, io mi voglio occupare solo di lei e, con grande rispetto -rimarca- chiedo a tutti di fare lo stesso''. Tra i dem il malumore è montante. Il presidente del partito, Stefano Bonaccini, bolla come "inaccettabili" i veti di Conte. Pina Picerno parla di "ricatto": "La mia posizione è che non è possibile accettare alcun veto, perché non è una richiesta politica ma un ricatto". Ed ancora Anna Ascani: "Non mi piace il tiro al Pd. Vincere le regioni è fondamentale, speriamo che le dichiarazioni restino nei salotti tv". Off the record i toni si fanno ancora più aspri. "Se a Conte non va bene che Iv sia in coalizione, allora perché non esce dalla giunta di Napoli? O di Bologna o di Perugia? Lì M5S e Iv governano insieme". In diversi si danno una sola risposta all'atteggiamento, altrimenti giudicato "incomprensibile" di Conte: minare il possibile 3 a 0 alle regionali perché, dopo il 24% alle europee, consegnerebbe ulteriore forza al Pd e alla segretaria Schlein rispetto ai "cespugli". Veleni da Transatlantico. Schlein, da parte sua, non intende in alcun modo infilarsi nel vespaio delle polemiche, fedele al mantra che "l'avversario è e resta la destra di Giorgia Meloni". Nelle prossime settimane, dicono i suoi, sarà in prima linea - "pancia a terra" come si usa dire - nella campagna elettorale in Liguria prima, in Emilia e Umbria poi. Oggi ha riunito la segreteria al Nazareno sul conflitto in Medio Oriente. Al termine si è fermata con i cronisti fuori dal Nazareno. Ma nessuna risposta sulle questioni di politica interna. Solo il tema all'odg della riunione. Il Pd, dice Schlein, per quanto è possibile dall'opposizione, intende fare la sua parte per il cessate il fuoco. "Abbiamo ritenuto di riunire la segreteria perché c'è grande apprensione e preoccupazione per gli ultimi sviluppi internazionali. Dobbiamo fare e chiedere ogni sforzo al governo e alla Ue per fermare questa escalation devastante. Il Pd vuole fare la sua parte in Italia e in Europa per il cessate il fuoco. Questi sviluppi potrebbero avere conseguenze deflagranti per tutto il mondo. È importante lavorare tutti insieme, con la comunità internazionale, per fare questo sforzo''.
**C.sinistra: Pd ribolle su Conte ma per dem regionali priorità, 'determinati a vincere'**
2 ottobre, 2024 • 16:10