Roma, 27 giu. (Adnkronos) - Cè unItalia che non ha fretta. UnItalia che conosce ancora il valore del passo, che ascolta i ritmi della natura, che affida allalentezza la propria visione del mondo. 'Transumanza', docufilm prodotto dalla Luigi Diotaiuti Foundation e diretto da Giuseppe Ielpo, ha ricevuto il prestigioso Golden Leaf allItalia Green Film Festival di Roma, uno dei massimi riconoscimenti internazionali dedicati al cinema ambientale e sociale. Racconto visivo essenziale e potentemente evocativo, 'Transumanza' riporta lattenzione su una pratica ancestrale il migrare stagionale dei pastori con le loro mandrie trasformandola in un viaggio simbolico tra passato e futuro. Non è nostalgia, è consapevolezza. È il tentativo di restituire senso, dignità e profondità a gesti che la modernità tende a dimenticare. Nel film, lesperienza della transumanza è accompagnata dalla voce narrante dello stesso Luigi Diotaiuti, che guida lo spettatore con toni intimi e misurati, tra ricordi, emozioni e riflessioni sul significato profondo del camminare con la terra. Una voce che non spiega, ma racconta, non invade, ma accompagna. 'Transumanza' segna il debutto nella produzione cinematografica di Luigi Diotaiuti, chef italoamericano da sempre impegnato nella valorizzazione delle radici rurali e del legame profondo tracibo, terra e comunità. Con la sua Luigi Diotaiuti Foundation, lautore ha dato vita a unopera che non si limita a documentare, ma prende posizione. Un film che non si accontenta di mostrare: sente, comprende, restituisce. Alla regia, Giuseppe Ielpo costruisce una narrazione intima e rituale, dove ogni gesto ha il peso del tempo e ogni volto racconta storie taciute. La produzione è stata realizzata da SincroProduzioni, per la Luigi Diotaiuti Foundation a conferma della volontà di unire linguaggi e sensibilità diverse in un progetto che fa del cinema un atto di cura. Questa coralità è parte integrante del film, nei gesti semplici, nellospitalità ricevuta lungo il cammino, nella condivisione autentica di un patrimonio che non appartiene al passato, ma al presente che vogliamo costruire. La premiazione si è svolta al Teatro Argentina di Roma, durante la serata conclusiva della VI edizione dellItalia Green Film Festival, condotta da Vittoriana Abate, Pierre Marchionne, Francesca Rasi e Massimiliano Fuksas. A consegnare il Golden Leaf è stato lattore Enrico Lo Verso, tra i momenti più intensi della serata. La giuria, presieduta dallo scrittore e attivista Sergio Bambarén, ha visto la partecipazione di grandi nomi del cinema italiano come Giuseppe Tornatore, Michele Placido e Franco Nero, presidente onorario del festival. Queste le tematiche premiate: crisi climatica, culture rigenerative, diritti ambientali, economie sostenibili, equilibrio tra uomo e natura. 'Transumanza non è folclore: è identità. "È il modo in cui una comunità dialoga con il paesaggio, con la propria memoria, con il futuro - ha dichiarato Luigi Diotaiuti ricevendo il premio, accolto da una standing ovation - Se anche solo una persona, vedendo questo film, sentirà il desiderio di conoscere, proteggere e tramandare questo sapere, allora il nostro viaggio avrà avuto un senso". Nel panorama audiovisivo contemporaneo, spesso dominato dalla velocità e dalla spettacolarizzazione, 'Transumanza' sceglie lopposto. Il silenzio, lascolto, lessenzialità. È un film che non impone, ma suggerisce. Che non consuma, ma restituisce. Che non corre, ma accompagna. Con 'Transumanza', la Luigi Diotaiuti Foundation firma unopera che unisce rigore documentaristico e delicatezza poetica. Un atto damore per la terra e per chi la attraversa. Un invito a riconoscere, in un cammino che pare remoto, la possibilità concreta di un futuro diverso. Un futuro radicato. Umano. Vivo.