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Chiude la ex moglie nel negozio e la prende a schiaffi davanti alla figlia minore. Un uomo martedì è stato arrestato in flagranza dalla polizia per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
La donna da tempo sarebbe stata costretta a subire una serie di offese, umiliazioni e violenze, percossa con schiaffi e con il lancio di oggetti, anche alla presenza della figlia minore. L’ultimo episodio è avvenuto lunedì quando la donna, insieme alla figlia, si è recata presso l’attività commerciale dell’ex marito il quale, dopo aver chiuso a chiave la porta del negozio, l’ha aggredita nuovamente con schiaffi e un calcio.
La vittima dopo l’ennesima aggressione subita ha ricevuto supporto e aiuto dal centro antiviolenza “Penelope”, recandosi presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Rosa dove è stata refertata con una prognosi di dieci giorni.
Le immediate indagini coordinate dalla procura di Viterbo e l’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere installate nel negozio da parte degli investigatori della squadra mobile hanno confermato chiaramente la dinamica degli accadimenti, consentendo l’arresto dell’aggressore.
L’uomo, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto alla arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Si tratta di uno dei primi casi in cui si è ricorsi all’istituto della flagranza differita nel territorio della provincia di Viterbo.
Tale strumento, introdotto inizialmente per contrastare il fenomeno della violenza in occasione delle manifestazioni sportive, è stato esteso alle ipotesi di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violenza su sanitari e violazioni del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. La legge 168/2023 consente, infatti, sulla base di documentazione video fotografica dalla quale emerga inequivocabilmente il delitto, l’arresto non oltre il tempo necessario all’identificazione dell’autore e, comunque, entro le 48 ore dal fatto criminoso.