Era entrato in un bar con un machete, per lui ora scatta il daspo urbano. La sera dello scorso 18 gennaio un 51enne residente in un comune della Tuscia, aveva creato il panico in un bar del centro minacciando anche la titolare dell’esercizio pubblico per costringerla a somministrargli bevande alcooliche malgrado versasse già in un evidente stato di ubriachezza. Per questo fatto erano arrivate al 112 diverse richieste di intervento. La volante accorsa sul posto ha sorpreso l’uomo con l’arma ancora indosso. Lo stesso si era giustificato riferendo di averlo acquistato per regalarlo a un amico. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari che gli avevano comportato l’emissione a suo carico, nel 2022, dell’avviso orale, anche a seguito di altre misure del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno da altre città in cui si era reso responsabile di reati, anche attinenti le armi. Accompagnato in Questura era stato denunciato per minaccia aggravata e porto di arma di genere proibito, arma che è stata sequestra.

Dopo l’istruttoria della polizia anticrimine, considerato che l’uomo risultava più volte segnalato per ubriachezza , con ordine di allontanamento da alcuni locali pubblici, il questore ha emesso a suo carico il daspo urbano che lo costringe per due anni a rimanere lontano da tutti i locali pubblici e di pubblico intrattenimento di Viterbo o a stazionarne nei pressi, pena la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 10.000 a 24.000 euro.