SANTA MARINELLA - «Il castello di Santa Severa non è l’occasione di una passerella, bensì una vetrina importante di storia, cultura e turismo, per il territorio dell’intera regione».

Lo afferma il partito democratico di Santa Marinella

«Dal momento della sua riapertura effettiva al pubblico, avvenuta nel 2017 - spiega il Pd - di strada ne ha fatta la storica struttura, in termini di recupero, valorizzazione e di sviluppo per l’intero indotto. Percorso bruscamente interrotto negli ultimi anni, a partire dal 2023, coincidente con l’insediamento della giunta regionale del presidente Rocca – dice la segretaria cittadina Lucia Gaglione - dove si è assistito ad abbandono, da ultimo evoluto in calo progressivo del numero di visitatori. Se in un detto popolare gli occhi sono lo specchio dell’anima, in questo caso un luogo è l’espressione evidente di una decadenza, di senso più ampio, originata da una condotta politica che nel Lazio in tutti i settori del vivere sociale esprime assenza di visione a lungo termine e giudizi popolari negativi.

L’oggi anteposto al domani, dove a farlo da padrone sono impreparazione e, di più, spese pazze, come evidenziato in questi giorni da alcuni media nazionali, su input della consigliera regionale Pd Eleonora Mattia. Estetica priva di sostanza, coperta dalla propaganda, esposta per l’appunto in una passerella che si pone ben lontana dai bisogni reali di un territorio, come avvenuto anche in un recentissimo evento di gala andato in scena proprio all’interno del castello stesso. E che non esprime nemmeno una parola di denuncia in merito agli ultimi tagli effettuati dal governo, soprattutto su tematiche delicate, vedi la sicurezza stradale, come anche denunciato pubblicamente dalla consigliera regionale Michela Califano. La giunta regionale, interpellata in audizione dal consigliere regionale Massimiliano Valeriani, si è limitata ad elencare gli eventi culturali ospitati nel castello dal momento del loro insediamento, sorvolando sulla qualità delle manifestazioni e la loro capacità attrattiva. Con l’obiettivo di invertire concretamente la rotta, tornando a prestare attenzione al contenuto, il Pd anche in questa circostanza, ribadisce l’urgenza nello stipulare la nuova convenzione tra Comune e Regione Lazio. Il tutto però senza cedere di un millimetro alle richieste, ritenute sproporzionate, salvaguardando quei principi qualitativi fondamentali per porre nuove fondamenta culturali nel prosieguo di vita del maniero”.

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