Commozione diffusa alla chiesa del Sacro Cuore del Pilastro per i funerali di Rosanna De Marchi. Un’immensa folla ha dato il suo ultimo saluto a una delle donne di cultura più conosciute ed apprezzate di Viterbo. In prima fila i familiari e dietro i tantissimi che hanno collaborato, sono stati amici o hanno anche semplicemente sentito parlare di Rosanna che, tra centro sociale del Pilastro, attività di scrittrice e poetessa, animatrice della “Calza della Befana più lunga del mondo” e volontariato, ha lasciato una traccia indelebile in tutta la comunità viterbese. Non a caso è stata insignita del titolo di cavaliere della Repubblica.

«Ho stimato tanto Rosanna – ha detto don Flavio Valeri, parroco del Sacro Cuore – ci ha legati una vera amicizia. Il mio compito è quello di annunciare la fede, che è stata animata dalla vita di Rosanna, fondamento di ogni suo impegno. Era una donna che sapeva essere amica, sapeva sorridere, scherzare: sapeva dare sempre la parola giusta al momento giusto».

«Ha lasciato in tutti noi un'amarezza - ha detto ancora nell’omelia - un dolore ma non la disperazione, perché la fede si coniuga con la speranza, e la speranza è la certezza che la nostra vita non si conclude qui ma, si realizza nell’eternità».

Rosanna De Marchi ha lasciato un vuoti indelebile in tutta Viterbo che le ha riservato il dovuto tributo. In prima fila l’addetta stampa del Comune di Viterbo, Cristina Pallotta che è stata tra le persone che le hanno dedicato un saluto finale molto commovente. Un’amicizia lunga 20 anni quella tra Cristina e Rosanna. Stessa commozione con il saluto del presidente del Centro Sociale Pilastro, Luciano Barozzi, il poeta Raffaele Donno e di una sua stretta amica. Presenti, tra le autorità, il consigliere regionale Daniele Sabatini con la moglie Antonella Sberna, consigliere comunale, l’assessore Patrizia Notaristefano, la consigliera comunale Francesca Sanna ed Alessandro Mazzoli. «Un’infaticabile e preziosa compagna di viaggio la nostra vicepresidente – ha detto Barozzi – una persona speciale che ha dato lustro e prestigio con la sua presenza alla nostra associazione». Per l’assessore Notaristefano: «da oggi tutti noi abbiamo la responsabilità di portare avanti nel suo nome tutte le sue iniziative, condurre e continuare a proporre quanto lei ha fatto fino ad oggi. Per quanto riguarda noi, posso dire che sicuramente istituiremo un premio letterario a suo nome e tante altre iniziative per ricordarla».

Cristina Pallotta ha ricordato l’impegno civico e personale di Rosanna De Marchi lungo tutta la sua vita, impegno che ha lasciato ricordi vivi dell’amore che ha avuto sempre per la sua città, in particolare nell’ultima mostra alla chiesa di Santa Maria della Salute sugli 80 anni dal bombardamento di Viterbo. «Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Rosanna De Marchi fin da piccola - ha detto - fu lei a spingermi a continuare questa mia passione legata al giornalismo, dall’alto della sua cultura e poliedricità. L’amore con il quale ha affrontato la sua vita come servizio, tra associazionismo, cultura, eventi pubblici e scrittura, hanno fatto per Rosanna un unico comune denominatore: il prossimo. E’ stata una persona amante folle dei propri parenti, in particolare i nipoti, delle persone in difficoltà e di chi le chiedeva una parola di conforto. Don Flavio Valeri lo ha ricordato più volte durante la sua omelia e ciò dà la cifra di chi era Rosanna De Marchi. Avremo di lei un ricordo forte continuativo perché ha lasciato un grande vuoto. Ciao Rosanna!».