SANTA MARINELLA – Dopo aver saputo che Poste Italiane chiudeva il suo ufficio di Santa Severa, il sindaco Tidei è intervenuto con un'azione immediata a tutela dei diritti dei residenti, visto che la chiusura avvenuta il 19, non prevede una riapertura, almeno in tempi brevi. Il primo cittadino ha inviato una Pec di formale intimazione alla Direzione di Roma Ovest di Poste Italiane. «Non possiamo accettare che un presidio essenziale come l’Ufficio postale venga chiuso sine die – si legge nella lettera - la gravità del disagio è massima, soprattutto per i nostri anziani, le persone fragili e le famiglie che non dispongono di mezzi propri per spostarsi. Santa Severa non è un territorio marginale e la mancanza di programmazione e trasparenza è inaccettabile».

Il sindaco ha formalmente imposto un ultimatum di cinque giorni a Poste Italiane, entro tale termine, la direzione, dovrà trasmettere al Comune un dettagliato cronoprogramma dei lavori in corso, una data certa e vincolante per la riapertura al pubblico dell’Ufficio Postale. «Ritengo doveroso che Poste Italiane garantisca programmazione, trasparenza e rispetto per la nostra cittadinanza – afferma Tidei - in mancanza di tali elementi entro la scadenza fissata, questo ente si vedrà costretto ad attivare ogni azione istituzionale e politica utile a tutelare i diritti dei residenti, fino di portare la questione ai massimi livelli decisionali». Nel frattempo, per far fronte all'emergenza, Poste Italiane ha indicato come uffici di riferimento quelli di Furbara Cerenova e Santa Marinella. Si ricorda inoltre, che, a partire dalle ore 8,20 di sabato, presso l'Ufficio Postale di Santa Marinella, sarà operativo uno sportello dedicato per la gestione di pacchi, corrispondenza inesitata e operazioni specifiche relative all'ufficio di Santa Severa.

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