LADISPOLI – I soliti pochi ignoti hanno colpito ancora. Nelle scorse ore l’area Nord della riserva naturale di Torre Flavia ha subito un nuovo atto vandalico: quindici pali di castagno della staccionata che delimita il percorso pedonale sono stati divelti e distrutti. Un gesto tanto gratuito quanto grave, perché colpisce un luogo che rappresenta non solo un patrimonio ambientale di grande valore, ma anche un punto di riferimento per la comunità e per le attività di educazione alla sostenibilità. Il danno è stato subito riparato. Come spiega il referente dell’area protetta, Raniero Battisti, «abbiamo prontamente provveduto a sistemare tutto». Ma accanto alla tempestività dell’intervento, Battisti tiene a sottolineare un aspetto fondamentale: «A fronte di pochi vandali, la società civile ha vinto. Attorno a Torre Flavia c’è un movimento straordinario di volontari, di cittadini di tutte le età, di associazioni e di persone che amano questo posto e lo difendono ogni giorno». A Ferragosto l’area era stata protetta da una vera e propria task force di sorveglianza organizzata dai volontari, grazie alla quale non si erano registrati danni o episodi spiacevoli. La rete di controllo civico e la presenza costante di cittadini attenti dimostrano quanto Torre Flavia sia ormai percepita come un bene comune da tutelare e custodire. Molti residenti hanno voluto esprimere la propria indignazione per l’accaduto, segnalando l’atto vandalico alle autorità e al tempo stesso complimentandosi con Battisti e con tutti coloro che quotidianamente si impegnano per la cura dell’area. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso i responsabili: le immagini sono ora al vaglio delle forze dell’ordine, che stanno lavorando per identificarli e perseguirli. L’episodio arriva a poche settimane dall’altro grave atto vandalico che aveva colpito la zona Nord della riserva, con la distruzione dei cartelloni realizzati dai bambini durante gli eco-laboratori di Scuolambiente. Anche in quel caso la comunità aveva risposto con fermezza, trasformando la rabbia in energia positiva e rilanciando l’impegno a favore della tutela ambientale. «Rabbia, rassegnazione e lamentele non devono esserci – ribadisce Battisti –. Dobbiamo invece essere orgogliosi del grande movimento di attenzione, amore e cura che c’è intorno a Torre Flavia. È questo che conta, ed è questo che i vandali non potranno mai distruggere». Le parole del referente dell’area protetta sintetizzano bene il clima che si respira: di fronte alla stupidità e all’inciviltà di pochi, la risposta collettiva è un abbraccio corale, fatto di partecipazione e di vigilanza, di amore per la natura e per il bene comune. Torre Flavia non è soltanto un’area naturalistica, ma un simbolo di comunità viva, capace di reagire e di difendere ciò che ha di più prezioso.

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