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CERVETERI – Tre incendi in pochi giorni, la paura che la prossima estate sia come quella passata, all’insegna dei piromani. L’ultimo rogo mercoledì nel tardo pomeriggio in via Castel Campanile. Sul posto sono intervenuti due equipaggi della caserma dei vigili del fuoco di Cerenova, tre dell’antincendio boschiva, più l’autobotte dei volontari del gruppo della protezione civile di Cerveteri e in supporto di Bracciano. Il fuoco però ha avvolto piantagioni, recinzioni e alberi e si è reso necessario l’arrivo di un elicottero della protezione civile per scongiurare ulteriori pericoli per le abitazioni e alcuni depositi agricoli. Non è la prima volta che paga questa zona etrusca. «Non è possibile, anche quest’anno ci hanno rovinato, comprese le piante di olivo di mio nonno. È un incubo», è la testimonianza di Isabella. Giorni prima fiamme in via dell’Infernaccio, al confine con Ladispoli, e in via Madonna dei Canneti. La contemporaneità dei due episodi ha fatto pensare si trattasse della mano dolosa: è l’ipotesi più accredita. Su entrambi i fronti hanno operato i membri del gruppo comunale della protezione civile Cerveteri, coordinata da Renato Bisegni. Sul posto anche la polizia locale e i carabinieri della stazione di via Pertini che indagano su quanto accaduto alla ricerca di tracce che possano portare ai responsabili. Per la campagna antincendi boschivi dello scorso anno la Regione aveva incluso anche Cerveteri tra gli 8 milioni di euro stanziati per il potenziamento del presidio.
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