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CIVITAVECCHIA – Procedono a ritmo sostenuto i lavori per la realizzazione del nuovo terminal crociere “Donato Bramante”, che andrà ad affiancare il già imponente terminal “Amerigo Vespucci” all’interno del porto. A firmare il progetto è Roma Cruise Terminal – la società partecipata da Costa Crociere, MSC Crociere e Royal Caribbean – che proprio quest’anno celebra i vent’anni di attività nello scalo laziale. Un investimento da 8 milioni di euro che conferma la centralità strategica di Civitavecchia nella geografia del traffico crocieristico del Mediterraneo. A colpire, oltre alla rapidità dei lavori (consegna prevista entro ottobre 2025), è il forte coinvolgimento delle imprese locali. Oltre 100 le persone impiegate, tutte provenienti da Civitavecchia e dintorni. La progettazione porta la firma dello studio Vicini Architetti e della Sisco Ingegneria, mentre la costruzione è affidata al raggruppamento temporaneo d’impresa capeggiato dalla Sacchetti Verginio Srl (65%) insieme a Manini Prefabbricati e Installazioni Impianti (35%). Ma l’elenco si allunga con altre realtà del territorio come Movisud, Bea Service, GVM Energy, LS Impianti, Graphis Studio, Twegeo, Port Mobility, Seport e Port Utilities.


«Il nuovo terminal nasce con una concezione più smart, adatta alle nuove esigenze dei viaggiatori – spiega John Portelli, direttore generale di Rct – oggi i passeggeri viaggiano più leggeri, con una media di 1,5 bagagli a testa contro i 2,5 di qualche anno fa, e molti check-in vengono già fatti online da casa. Il terminal è pensato per ottimizzare i tempi e i flussi, e sarà dotato fin dall’inizio di chioschi per il controllo automatizzato dei passeggeri in arrivo e in partenza. Un sistema che stiamo progressivamente introducendo anche al Vespucci, con la novità dei varchi per il controllo passaporti elettronico». Dal punto di vista architettonico, l’edificio – 3.500 metri quadrati su un unico piano – sarà caratterizzato da una facciata in vetro e pannelli in alucobond, che ne valorizzano la luminosità e il profilo contemporaneo. Al suo interno troveranno posto le aree accoglienza, le sale d’attesa e gli spazi per il check-in e check-out. Il vecchio terminal, smontato con cura, è stato preservato per eventuali futuri riutilizzi. L’intervento, quindi, è frutto di una filiera virtuosa: indagini, progettazione, smantellamento, pulizia, costruzione e impiantistica, tutto a cura di aziende del territorio, con un effetto moltiplicatore sull’economia locale.
In linea con la transizione ecologica, il terminal Donato Bramante sarà interamente alimentato da energia rinnovabile grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto. Sarà il secondo terminal del porto, dopo il Vespucci, ad abbracciare questa filosofia green.
Nel frattempo, il traffico crocieristico continua a crescere: al 30 aprile 2025 i passeggeri transitati nello scalo sono stati già oltre 500mila, con un incremento del +5,42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Segno evidente che l’attrattività di Civitavecchia non accenna a diminuire. Il terminal Bramante, quando entrerà in funzione, sarà un tassello chiave per gestire numeri sempre più importanti con efficienza e innovazione.
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