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TOLFA - Dal 3 al 6 luglio il borgo di Tolfa si trasforma nuovamente in un organismo vivo, pulsante, creativo. Torna infatti Tolfama – Festival Internazionale delle Arti Improvvisate, giunto alla sua quattordicesima edizione, con un programma sempre più ricco, inclusivo, internazionale e con una visione chiara: fare dell’arte un motore di relazione, della performance un luogo di trasformazione collettiva, e della città uno spazio da abitare con creatività e ascolto. In un’epoca in cui i festival rischiano di diventare contenitori senz’anima, Tolfama continua a distinguersi per il suo carattere radicalmente partecipativo. È una festa, sì, ma non solo: è un laboratorio, una sfida, un esperimento civico in cui l’improvvisazione non è solo una tecnica teatrale, ma un linguaggio di comunità. Tutto a ingresso gratuito, in piena filosofia accessibile e orizzontale. Perché la cultura, come dimostra Tolfama, può essere un bene condiviso, capace di contaminare spazi e persone con rispetto, stupore e meraviglia.


L'evento è organizzato da Vicolo Cechov – Scuola Nazionale di Improvvisazione e Teatro, col sostegno del Comune di Tolfa e la collaborazione di The Spot Improv Digital Bistrot, Pro Loco Tolfa e Centro Studi Italo-Norvegese. Tolfama è uno dei pochi eventi italiani capace di far uscire l’improvvisazione teatrale dai luoghi chiusi per portarla nella vita quotidiana, nei gesti spontanei, nei dialoghi tra sconosciuti, nei silenzi condivisi di un borgo che si apre con fiducia. Ogni piazza, scorcio, androne, terrazza o chiesa diventa uno spazio scenico. Dalla Rocca a piazza Matteotti, da via Roma ai vicoli nascosti del centro, il paese intero si fa teatro a cielo aperto, pronto ad accogliere performance site-specific, concerti, giochi urbani, laboratori, installazioni e momenti di improvvisazione pura. In questa edizione, più che mai, Tolfama si presenta come un palinsesto urbano di emozioni. Formazione internazionale, trasformazione collettiva. Il cuore del festival sono i workshop intensivi internazionali: laboratori di 12 ore in tre giorni condotti da performer e formatori provenienti da Romania, Francia, Belgio, Regno Unito, Argentina, Giappone e Italia. Il valore formativo è altissimo, e il pubblico – composto da artisti, allievi, cittadini, curiosi – può vedere nascere, crescere e compiersi le performance direttamente in loco, nei luoghi vissuti ogni giorno dalla comunità. Tra i docenti più attesi: Delia Riciu (Romania), con un laboratorio sulla voce collettiva della piazza, capace di trasformare una folla in un coro emotivo. Raquel Racionero (Spagna/Francia), che esplora le relazioni nel movimento e nello spazio condiviso. Vincent Van Nieuwenhuyze (Belgio), autore di un vero e proprio giallo teatrale interattivo, che si svolgerà dentro la chiesa di Sant’Egidio. Charlotte Gittins (UK), con “Doomsday”, una performance sulla fine del mondo, tra assurdo e poesia urbana. Hal Yamanouchi, artista italo-giapponese, con un percorso tra consapevolezza corporea, arte e filosofia orientale. Gonzalo Teijeiro (Argentina), che condurrà l’Improv Orchestra e un laboratorio musicale non convenzionale, “Ritmo con Segni”. Céline Camara (Francia), coreografa sensuale e visionaria, con “Love Palace”, una performance partecipativa che esplora il desiderio, l’intimità e la fiducia. Installazioni, giochi e laboratori: l’arte incontra chi cammina. Ma Tolfama non si limita a mostrare: invita a giocare, scrivere, ricordare, ascoltare. Venerdì 4 e sabato 5 luglio, a partire dalle 18:30, le strade del centro si popoleranno di installazioni interattive e dispositivi esperienziali. Tra questi: Le “Cuffie del Viandante” per ascoltare storie sussurrate all’orecchio; il “Gioco dell’Oca Gigante che trasforma il paese in una mappa interattiva; “Storie al Metro”, per costruire un racconto collettivo a frammenti; il muro dei “Sogni in Comune”, dove ogni passante può lasciare una traccia personale; il laboratorio di lettere a sé stessi, con una clessidra che scandisce il tempo della riflessione. E ancora: Le “Serenate Improvvisate” di Daniela Barra, poetiche incursioni musicali sotto i balconi. Il cine-lab di Aurora Garofolo, per raccontare la città attraverso immagini spontanee. Il coro estemporaneo di Riccardo Schioppa, per restituire voce collettiva a pensieri individuali. Venerdì 4 luglio il festival apre con la Rusty Brass Band, che in una sfilata musicale coinvolgente porterà la festa in ogni angolo del paese. Alle 21:30, in piazza Vecchia, lo show di Max Vellucci, tra mentalismo e comicità, promette colpi di scena e risate. La serata si chiuderà con un concerto notturno per ballare sotto le stelle. Sabato 5 luglio sarà il momento delle performance site-specific: L’Improv Orchestra diretta da Teijeiro, in parata musicale itinerante. Il giallo teatrale “Murder Mystery” dentro Sant’Egidio. Lo spettacolo “Vicini” di Racionero, un invito alla gentilezza tra estranei. “Doomsday” di Gittins, in piazza del Forno, tra visioni e ironia. “Love Palace” di Camara, per riscoprire l’intensità dei sensi. Il gran finale con “Step into the Piazza!” di Delia Riciu: un inno alla partecipazione e alla bellezza del fare insieme. Un’opera permanente per lasciare traccia: i cavalli maremmani di Moby Dick. La novità più importante di questa edizione è però la nascita del primo murales permanente a Tolfa, firmato da Moby Dick, uno dei più noti street artist italiani. L’opera – visibile da piazza Vecchia, sulla facciata di Via Lizzera 2 – raffigura due cavalli maremmani che corrono liberi tra le colline, omaggio potente alla tradizione rurale, alla libertà e all’identità del territorio. Promossa in collaborazione con Scuderie MArteLive Tolfama diventa anche festival di arte urbana, aprendo a un racconto visivo del borgo che si radica nel passato ma guarda al contemporaneo. Tolfama invita a sperimentare senza paura. Sotto la direzione artistica e organizzativa di Roberto Rotondo, Fabio Astolfi, Francesca Ciaralli e Enrico D’Agata, Tolfama 2025 si conferma come uno dei progetti culturali più vivaci e innovativi del panorama nazionale.
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