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TOLFA - Tolfa e il suo paesaggio storico al centro della ricerca: presentato il volume frutto del Progetto Borghi. Tre anni di studi, mostre, rilievi e collaborazioni internazionali per valorizzare il cuore architettonico del borgo. Gli oltre 13 interventi già avviati verranno presto presentati alla cittadinanza. “Il borgo come organismo vivo, custode di storia, memoria e identità collettiva”. È intorno a questa visione che si è sviluppato e concretizzato il lungo lavoro di ricerca e progettazione presentato ufficialmente nei giorni scorsi nella Sala del Consiglio Comunale di Tolfa: il volume Strategie per la valorizzazione del paesaggio storico di Tolfa rappresenta il culmine di oltre tre anni di indagini, rilievi e riflessioni, condotte nell’ambito del Progetto PNRR “Borghi”, promosso dal Ministero della Cultura, dall’Università degli Studi Roma Tre e dal Comune di Tolfa. Un lavoro ambizioso, che non si è limitato a raccogliere dati o documentare elementi architettonici, ma ha voluto restituire una nuova lettura della struttura urbana e del patrimonio materiale della città. Una lettura capace di collegare il passato al futuro, la conservazione alla trasformazione, l’identità locale all’apertura internazionale. A illustrare il percorso è stato il professor Michele Zampilli, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, che ha coordinato il gruppo di lavoro insieme al professor Marco Canciani, co-curatore del volume. In apertura, la sindaca Stefania Bentivoglio ha sottolineato il valore strategico del Progetto Borghi per la comunità: “Con questo progetto – ha dichiarato – riportiamo Tolfa e la sua storia al centro delle politiche pubbliche. Cultura, qualità urbana e partecipazione sono le linee guida della nostra azione amministrativa. I 13 interventi già avviati ne sono la testimonianza concreta”. Zampilli ha ripercorso i principali momenti della ricerca, iniziata nel 2021 e condotta con la partecipazione attiva di studenti e ricercatori, molti dei quali arrivati da università estere grazie a programmi Erasmus. La dimensione internazionale del lavoro, infatti, è stata uno dei tratti distintivi del progetto, che ha favorito un fecondo scambio culturale e metodologico. “Non si è trattato solo di analizzare la città – ha spiegato Zampilli – ma di viverla, di dialogare con i suoi abitanti, di interpretarne le trasformazioni nel tempo e le potenzialità ancora inespresse”. Il volume si articola come un vero e proprio atlante visivo e critico del centro storico. Tra rilievi, fotografie storiche, schede tecniche e inquadramenti urbanistici, viene tracciata una mappa architettonica che evidenzia l’evoluzione formale e materica dei principali edifici tolfetani. Particolare attenzione è stata dedicata ai palazzi nobiliari che costellano il centro – Palazzo Celli, Palazzo Panetti, Palazzo Buttaoni, il Palazzaccio – testimoni di una stagione architettonica che risente in modo marcato dell’influenza cinquecentesca dei modelli romani. Zampilli ha inoltre ricordato come il lavoro di indagine avesse già prodotto negli anni scorsi la mostra allestita a Palazzo Buttaoni, tappa intermedia di restituzione pubblica del percorso. Tra le figure centrali emerse dallo studio anche quelle di Baldassarre Peruzzi e Agostino Chigi, legate alla progettazione della Chiesa della Sughera, uno degli edifici religiosi più emblematici di Tolfa. Questo lavoro scientifico si collega direttamente al piano d’azione del Progetto Borghi, che prevede 13 interventi strutturati, molti dei quali già avviati, finalizzati alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio storico e urbano. Si tratta di azioni concrete, sviluppate con il supporto dell’architetta Daniela Sgriscia e di numerosi partner istituzionali, che andranno a incidere sulla vivibilità degli spazi, sul decoro urbano, sulla fruizione culturale e sull’inclusività degli ambienti. “Il nostro obiettivo – ha spiegato la sindaca – è di investire nella bellezza, nella qualità architettonica e nella cultura come volano di sviluppo locale. La partecipazione attiva dei cittadini sarà determinante anche nella fase esecutiva. Nei prossimi mesi presenteremo il dettaglio di ogni singolo intervento, coinvolgendo direttamente la cittadinanza”. Tra gli interventi annunciati, particolare rilievo avranno quelli legati alla riqualificazione degli spazi pubblici, al recupero di immobili storici da destinare a funzioni culturali e sociali, nonché alla creazione di percorsi di visita legati alla memoria urbana. L’evento ha visto la partecipazione dell’assessore Alessandro Tagliani, dell’assessore Domenico Lucianatelli e del consigliere comunale Tiziano Tedesco, insieme a numerosi rappresentanti del mondo accademico, delle associazioni locali e cittadini interessati. Il Progetto Borghi si conferma così come un modello di rigenerazione territoriale fondato sulla conoscenza, capace di unire ricerca accademica, amministrazione pubblica e tessuto sociale. Un esempio virtuoso di come sia possibile costruire sviluppo a partire dalla propria identità, mettendo in connessione storia, architettura, territorio e partecipazione. Tolfa, con il suo paesaggio storico, torna ad essere protagonista di una narrazione collettiva che non guarda solo indietro, ma soprattutto avanti.