TARQUINIA - Rifuti di ogni genere come plastica, cartacce, batterie di auto e lattine. Sono questi i principali oggetti raccolti all'interno dei boschi alla Roccaccia dell'Università Agraria di Tarquinia. Parole di soddisfazione da parte del presidente Alberto Riglietti: «Voglio ringraziare apertamente gli amici dell'associazione Il Cinghiale bianco che stamani insieme a tanti amministratori dell'ente, ed ex amministratori comunali hanno preso parte alla giornata ecologica per la pulizia dei nostri boschi".

L'iniziativa è stata organizzata a seguito di numerose segnalazioni che mettevano in evidenza alcune situazioni di degrado.

Per l'Università Agraria la tutela dell'ambiente è uno dei temi prioritari e per questo il presidente Riglietti ha accolto positivamente la proposta dell'associazione Il Cinghiale bianco, rappresentata da Federico Burratti e Giorgio Mosconi.

"La giornata ha prodotto un bel risultato con oltre venti sacchi di rifiuti che saranno conferiti presso l'area ecologica."

La situazione - aggiunge il presidente Riglietti - sarà segnalata anche alle autorità competenti per un maggiore controllo del territorio a tutela dei nostri boschi che sono il patrimonio di tutta la comunità".

I referenti dell'Associazione Il cinghiale bianco, nelle persone del presidente Federico Burratti e del rappresentante locale Giorgio Mosconi, tengono a sottolineare alcuni aspetti importanti dell'iniziativa: "La mobilitazione ecologica è stata organizzata a seguito delle ripetute segnalazioni di cittadini e dipendenti dell'Università Agraria, che riguardavano fenomeni di degrado decisamente particolari. Proprio per questo abbiamo richiesto ed ottenuto il coinvolgimento sia dei dipendenti sia degli amministratori dell'Università Agraria di Tarquinia, poiché quei territori, essendo di demanio civico, sono gestiti da tale ente".

I volontari descrivono una situazione allarmante: "Terribile che in un'area così bella e naturalisticamente interessante possa riscontrarsi uno sfacelo simile: noi siamo rimasti esterrefatti, trovandoci di fronte una situazione di gran lunga peggiore rispetto a quanto avevamo immaginato. La presenza di rifiuti particolari ci ha fatto pensare ad insediamenti abituali di persone, a fenomeni di bivacco di entità scioccante, ed a probabili attività illecite. La nostra opera è stata volta ad accendere i riflettori su questo inaccettabile degrado, ambientale e sociale; ma ora è compito di tutti noi cittadini, e soprattutto delle istituzioni deputate e delle autorità, non abbassare l'attenzione".

I volontari fanno un appello importante: "E' ora di mettere da parte le questioni politiche e risvegliare i valori fondamentali per il benessere della nostra società, per destare le coscienze. Bisogna gestire certe problematiche sui beni comuni con unità di intenti facendo il mero interesse della nostra comunità, al di là di ideologie, partiti, campagne elettorali, rancori o simili. A quella zona ed alla risoluzione di quanto vi accade va data assoluta priorità: pensare al benessere del nostro territorio è fondamentale per rendere migliori anche le nostre vite. Ricordiamoci: siamo custodi... non padroni!".

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