CIVITAVECCHIA – Avrebbero agito in quattro per recuperare quel debito di droga, scatenando l'inferno nel primo pomeriggio di sabato in zona Riva di Traiano.

Dopo l'arresto del 43enne D.R., bloccato dai Carabinieri nei pressi della sua abitazione poco dopo il ferimento di un ragazzo marocchino a colpi di machete, gli investigatori sarebbero sulle tracce di altri tre individui, uno in più rispetto a quelli che si pensava fossero i protagonisti della spedizione punitiva.

Ricerche incessanti su tutto il territorio: le pattuglie della Compagnia Carabinieri di Civitavecchia da ore stanno setacciando i quartieri della città, senza trascurare i comuni limitrofi. Chiarito il ruolo della donna che inizialmente si pensava fosse coinvolta nella vicenda: i due marocchini presi di mira dal commando, secondo indiscrezioni abitavano nello stesso stabile della civitavecchiese, ospitati in quanto amici da un po' di tempo, particolare che metterebbe la donna al riparo da eventuali responsabilità. Una spedizione punitiva in piena regola, legata a un debito di droga, culminata con il ferimento alla gamba destra di un nordafricano a colpi machete; lo straniero è stato prima medicato sul posto dal personale di un'ambulanza del 118 e poi trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo in codice rosso. La lite sarebbe iniziata dentro casa dove intorno alle 15,00 si trovavano i due nordafricani e la donna che li ospitava. Arrivano i quattro civitavecchiesi, citofonano ed entrano, chiedendo subito ai due stranieri di saldare il debito legato ai traffici di stupefacenti.

Scoppia la lite, gli animi si accendono ma i soldi non saltano fuori. A quel punto i quattro civitavecchiesi decidono di far valere le loro ragioni portando via dall'abitazione degli oggetti di valore, partendo dal televisore. Uno dei due marocchini prova a fermare la banda, ma scoppia il putiferio. Urla e botte, con i nordafricani che scappano in strada.

Uno dei due viene raggiunto nei pressi del porticciolo e ferito con un machete, l'altro si dilegua tanto da indurre i Carabinieri, accorsi sul posto, a ritenerlo inizialmente sequestrato dal commando. La banda dei quattro si allontana rapidamente dal posto, D.R. viene intercettato poco dopo dai militari dell'Arma nei pressi di casa sua. Viene arrestato e la sua Mercedes grigia sequestrata. Degli altri tre nessuna traccia. Riappare anche l'altro marocchino, subito ascoltato dagli investigatori per conoscere i dettagli di quanto accaduto.

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