S. MARINELLA – “Sei anni fa all'alba del 24 agosto il Centro Studi Aurhelio, insieme ad altre associazioni ed in collaborazione con il Nucleo Sommozzatori della Protezione Civile di Santa Marinella, iniziava immediatamente a mobilitarsi per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto. In questi anni, il coordinamento con altre associazioni e con le popolazioni del territorio di Accumoli, è divenuto più saldo e strutturato, non solo, sotto l'egida del Progetto Territorio e Comunità, si sono saldati legami profondi con le donne e gli uomini di quelle terre”. A parlare è il direttivo dell’associazione Illica Vive. Nel sesto anniversario del terremoto del Centro Italia, i volontari si muovono di nuovo per aiutare quelle popolazioni. “Chi ha vissuto quella tragica notte – dicono - sa che ogni singolo atto che ha preceduto quel sonno si è interrotto alle 3,36. Chi ha vissuto quella notte sa che all'alba del 24 agosto di sei anni fa si stavano raccogliendo morti e liberando i feriti dalle macerie di un paese distrutto dalla scossa che, insieme a Illica, ha letteralmente cancellato dalla cartina geografica il Centro Italia. Da allora non è cambiato niente. I villaggi delle casette continuano a ospitare residenti in attesa di rientrare nelle nuove case di paesi e frazioni tutte da ricostruire, anzi ancora da disegnare, progettare, ideare. Anche i proprietari delle seconde case aspettano di rientrare nelle loro e ogni estate, da quell'agosto del 2016, diventa sempre più pesante. Che sarà ricostruita o meno, Illica vive e vivrà sempre nei nostri cuori. Per ora teniamoci stretti quelli, teniamoli stretti tutti insieme, quelli di illica e quelli di tutti gli abitanti del cratere del terremoto”.