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Si è rinnovata a Viterbo la tradizione con uno degli appuntamenti più sentiti dopo il Trasporto di Santa Rosa. Oggi pomeriggio, per le vie del centro, si è tenuta la solenne processione del Santissimo Salvatore che ha impegnato oltre cento figuranti in costume, venti corporazioni, gonfaloni artistici e il tradizionale carro trainato dai buoi.
L’anno scorso, a causa di un problema tecnico, si era svolta senza buoi mentre l’anno prima era stata annullata per il maltempo.
La processione celebra il ritrovamento dell’icona del Santissimo Salvatore da parte di due contadini nelle campagne di Castel d'Asso nel XIII secolo. Il corteo si è mosso da piazza Santa Maria Nuova per attraversare le vie del centro. La chiesa omonima ieri ha ospitato le celebrazioni religiose che sono iniziate la mattina con la santa messa solenne, officiata da don Mario Brizi, e animata dal coro parrocchiale.
Nel pomeriggio la processione con in testa l’icona del Salvatore portata dal carro trainato dai buoi.
Ad attendere il corteo in piazza del Comune c’era la sindaca Frontini. «La festa del Santissimo Salvatore è candidata al riconoscimento a patrimonio immateriale dell’umanità – ha detto la sindaca – che si fonda sulla capacità di una comunità parrocchiale e non solo , di riconoscersi e di continuare una delle tradizioni più antiche della nostra città. Una manifestazione che celebra la nostra identità, le nostre radici contadine, degli arti e dei mestieri radicate nel periodo Medievale. Per tutti i viterbesi che sono venuti qui a partecipare alla manifestazione, non è altro che motivo di orgoglio e di identità di ogni cittadino».
Tra i presenti anche il consigliere regionale Daniele Sabatini, il consigliere provinciale Di Fusco, l'assessore Floris, la consigliera comunale Laura Allegrini.