S. MARINERLLA - E’ stata presentata ieri mattina, nell’aula consiliare, la bozza definitiva relativa al Piano di Emergenza Comunale, stilato dalla società abruzzese Dival, su richiesta del Comune. Presenti all’incontro, gli assessori Andrea Amanati e Elisa Mei, il delegato Marina Ferullo, il comandante della Polizia locale Keti Marinangeli, i rappresentanti della Protezione Civile, della Misericordia, del Nucleo Sommozzatori e Roberto Valmarin, amministratore delegato della società pescarese. Il Pec, è la progettazione e l’organizzazione di ogni attività e delle procedure che si devono adottare per affrontare un evento calamitoso. Si tratta di uno strumento indispensabile per organizzare le attività di intervento dell’intero apparato d’emergenza, da quello comunale a quello sovracomunale, dal volontariato alla popolazione. “La stesura del nuovo Piano di Emergenza Comunale deve tener conto dei rischi e delle variazioni degli scenari che si possono presentare in caso di calamità di varia entità - ha affermato il Sindaco Pietro Tidei - l’aggiornamento del piano è necessario e indispensabile per salvaguardare i cittadini e il nostro territorio”. “Bisogna conoscere e mappare l’intero territorio, conoscerne la morfologia, i corsi d’acqua, le infrastrutture e i tipi di emergenza che si possono verificare. A tal fine nel Pec si tiene conto ad esempio dei pericoli di esondazione, delle frane, degli incendi boschivi che interessano le zone antropizzate, dei sismi, delle perturbazioni climatiche - ha dichiarato Amanati - è fondamentale studiare e conoscere anticipatamente le conseguenze che questi eventi possono avere sulla città e sulla popolazione. Il nostro territorio è attraversato da ben 22 fossi ed in passato si è dovuto scontrare con il dissesto idrogeologico”. Il Pec viene redatto tenendo conto delle linee guida del Dipartimento Nazionale e Regionale della Protezione Civile e deve essere periodicamente aggiornato e essere facilmente accessibile ai soccorsi anche esterni alla città. “Il Sindaco è l’autorità territoriale di Protezione civile e utilizzando il Centro Operativo Comunale, potrà avviare la macchina di assistenza e soccorso ai cittadini, che devono essere informati e addestrati all’autoprotezione per evitare conseguenze peggiori e ritardi nei soccorsi - ha spiegato l’ingegner Roberto Valmarin – il prossimo passaggio, è l’approvazione del nuovo Piano Emergenza Comunale e la presentazione al consiglio comunale e la sua diffusione alla popolazione, partendo dalle scuole cittadine”.