SANTA MARINELLA – Attaccato su più fronti dalle opposizioni, il presidente del consiglio comunale Emanuele Minghella, interviene con decisione per respingere le accuse dei consiglieri Angeletti e Baciu, riguardo la gestione della richiesta di convocazione consiliare. Minghella fonda la sua replica sulla documentazione ufficiale inviata dalla Prefettura di Roma, Ufficio Territoriale del Governo proprio oggi, evidenziando come l'organo di controllo superiore abbia riconosciuto la validità della sua condotta istituzionale.

“L'attacco orchestrato dall'opposizione – dice Minghella - si è infranto contro i principi di legalità e la dovuta verifica tecnica. Le mie azioni non sono state un arbitrio politico, ma un atto dovuto e garantista, basato su un preciso parere tecnico-giuridico”.

Il presidente fa riferimento esplicito a quanto contenuto nel protocollo della Prefettura.

“È fondamentale ribadire – continua Minghella - come certificato dal documento prefettizio, che l’Ufficio Territoriale del Governo di Roma ha preso atto e ricevuto il parere reso dal Segretario Generale sulla questione dal quale si evince la correttezza dell'operato del presidente del consiglio. Questa attestazione tecnica, fornita dal massimo organo burocratico dell'ente, smonta la narrazione dell'opposizione e conferma che la gestione degli atti è avvenuta nel pieno rispetto delle procedure”.

Minghella precisa inoltre che la sua azione non è stata un blocco della discussione, ma una doverosa verifica di ammissibilità ai sensi del Decreto 267 del 2000.

“Contrariamente a quanto sostenuto in modo fuorviante dal consigliere Angeletti – spiega il presidente del consiglio – il presidente non ha il solo compito di contare le firme. Il ruolo super partes impone di garantire che gli atti proposti siano ammissibili e non rientrino nelle rare ipotesi d’illecito, impossibile o per legge inammissibile, come peraltro evidenziato dalla Prefettura stessa”.

Minghella si appella alla serietà istituzionale, richiamando l'opposizione a cessare gli attacchi personali e a fornire la documentazione necessaria.

“La Prefettura conclude il suo protocollo chiedendo ulteriori informazioni nell'ottica di leale collaborazione tra istituzioni – conclude Minghella - questo è l'unico spirito con cui intendo procedere, collaborare con tutti gli organi di garanzia per assicurare non solo la trasparenza, ma anche la correttezza formale e sostanziale di ogni atto comunale, proteggendo l'ente da possibili ricorsi e danni erariali. Chi parla di conflitto di interessi dimostra solo di ignorare il principio della legalità che io, invece, ho onorato e difeso”.

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