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S. MARINELLA - La Guzzanti nel cartellone estivo di Santa Marinella.


Stefano Marino della Lista civica Io Amo Santa Marinella solleva la polemica: «L’assessore alla Cultura Vinaccia, iscritto a Forza Italia, ci presenta con entusiasmo il nuovo cartellone estivo. Fin qui nulla di strano - dice Marino - se non fosse che tra le artiste in programma compare una nota protagonista del “No Cav Day”, l’evento contro Silvio Berlusconi. Parliamo della stessa artista che, in passato, è stata condannata per diffamazione nei confronti di Mara Carfagna per averle rivolto una frase indegna e sessista. La cito per dovere di cronaca, pur vergognandomene: “Non puoi mettere alle Pari Opportunità una che ti ha succhiato l’uccello”. Ora, domande lecite: Ma l’assessore Vinaccia lo sa chi sta invitando? Lo sa che la sua parte politica fu pubblicamente insultata proprio da chi oggi propone nel cartellone estivo? Non abbiamo nulla contro le artiste né contro il pluralismo, ci mancherebbe, ma forse un po’ di memoria storica e di dignità politica non guasterebbe all’assessore di Forza Italia che sostiene una giunta Pd». Non si è fatta attendere la risposta di Gino Vinaccia: «Chi mi conosce sa perfettamente che non amo la polemica politica fine a se stessa, il botta e risposta, sopratutto quando finisce per regalare una ribalta immeritata a chi utilizza, a volte senza rifletterci prima, argomenti da altri suggeriti. Nella predisposizione del cartellone estivo ho ritenuto, insieme all’amico delegato al Turismo Alessio Manuelli, di non chiedere ad alcuno la preventiva dichiarazione di appartenenza politica. Al contrario, ho cercato di valutare esclusivamente capacità attrattive e professionalità di ogni singolo artista. Sarebbe stato grave il contrario. Ho una visione liberale, pluralista e partecipativa della politica e quindi anche della cultura. Ancor di più quando la politica riconosce e valorizza le opinioni diverse. Sabina Guzzanti è una voce libera che nelle sue “performance” ne ha avute e ne continua ad avere per tutti, esponendosi senza rete al giudizio del pubblico. Se anche Silvio Berlusconi avesse ragionato come Lei, Mentana non avrebbe diretto il TG5 per 12 anni, né Maurizio Costanzo avrebbe rappresentato un pilastro nella programmazione Mediaset. Oggi che non c’è più Berlusconi, questo bisogno di pluralismo nel l’informazione, prosegue in maniera ancora più evidente con Pier Silvio Berlusconi alla guida del Gruppo Mediaset e di Marina Berlusconi alla guida del Gruppo Mondadori. E sempre Cartabianca condotta da Bianca Berlinguer, docet. La strada è in avanti, mi creda, signor Marino».
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