CIVITAVECCHIA - Un operaio 29enne, Alberto Motta originario di Tarquinia ma residente a Civitavecchia, ha perso la vita ieri mattina al porto, in un incidente sul lavoro. Tutto è accaduto poco dopo l’inizio del turno di lavoro alla banchina container numero 25 in concessione a Roma Terminal Container: il giovane civitavecchiese, dipendente Rtc, era alla guida di un forklift, intento a scaricare dei bancali da un camion sottobordo, quando si è consumata la tragedia.

Proprio nel corso delle operazioni di movimentazione dei container scaricati da una nave Msc. Inavvertitamente il camion si sarebbe mosso in avanti, ma il bancale agganciato non era stato ancora scaricato. Un impatto violentissimo: il forklift è stato trascinato e alla fine si è ribaltato.

Nulla da fare per Alberto Motta, che ha accusato un colpo fortissimo in un punto in cui non era coperto dal casco di protezione. Per lui non c’è stato niente da fare: è morto sul colpo, davanti agli occhi di alcuni colleghi.

Uno in particolare è stato portato al San Paolo sotto shock. Sul posto si sono subito portati gli uomini della Capitaneria di porto, il personale della Asl e dell’Autorità di sistema portuale, i Vigili del fuoco, oltre al sostituto procuratore di turno, Roberto Savelli che sta coordinando le indagini della Polizia di frontiera. Al momento, come atto dovuto, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati l’autista della ralla. La zona è stata sottoposta a sequestro. A raggiungere il luogo della tragedia la mamma del ragazzo. La comunità portuale si è fermata: le attività sono state sospese per 24 ore, in segno di rispetto e dolore.