CERVETERI – Caserma dei vigili del fuoco chiusa, almeno per due ore. Un’avvisaglia di quello che potrebbe accadere in futuro per colpa della mancanze del personale. Un fatto di certo preoccupante. Domenica sera alle 20 il territorio è rimasto sguarnito del soccorso almeno fino a quando la direzione centrale poi non ha spedito gli uomini della sede della Pisana. Insomma, la coperta continua ad essere troppo corta nel Lazio e chi ci va di mezzo è il comprensorio da Santa Marinella a Fiumicino, passando per Ladispoli e Cerveteri naturalmente. I sindacati fanno emergere un quadro allarmante. «Mai si era verificata una interruzione del servizio – denuncia apertamente Riccardo Ciofi, segretario generale della Federazione Nazionale Sicurezza Cisl Roma e Rieti – alcuni distaccamenti sono stati chiusi nel Lazio, come anche a Frascati e al Tuscolano, poi per sopperire alle esigenze La Pisana si è sacrificata in tarda serata consentendo l’operatività di Cerveteri. O il Dipartimento finanzia risorse per gli straordinari del personale o per le assunzioni. Così è chiaro che non si può andare avanti perché ci stiamo giocando la sopravvivenza del soccorso». Il caposquadra e coordinatore Area Nord Fns Cisl rincara la dose. «I pompieri della caserma di Cerveteri – aggiunge Gabriele Fargnoli – coprono un comprensorio vasto che include almeno quattro comuni. È impensabile sospendere l’attività della caserma per chi opera sulla dorsale dell’Aurelia e dell’autostrada A12. Ricordo pure l’assenza dell’autoscala mezzo necessario per un incendio nei piani alti di un edificio». La notizia è trapelata anche a Palazzo Falcone. «La questione non ci ha fatto assolutamente piacere – critica il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando – il presidio è importante per il territorio ed è la prima volta che si verifica un fatto simile e speriamo sia anche l’ultima. In caso di necessità dovrebbero partire squadre da città lontane, da quanto ci risulta impiegherebbero dai 30 ai 40 minuti per arrivare e ciò potrebbe rivelarsi fatale. Ci faremo sentire con le istituzioni competenti affinché non si verifichi più. Auspichiamo il potenziamento del personale evidentemente necessario».

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