S. MARINELLA – «Hanno dell’incredibile le dichiarazioni del sindaco relative ai debiti della farmacia comunale. Il primo cittadino parla di un fulmine a ciel sereno e di una vera e propria mazzata per il Comune e che si vedrà costretto a pagare ad una azienda farmaceutica, un debito di 500mila euro contratto nel lontano 2017 facente parte di quel clamoroso debito che ha portato il sindaco a dichiarare lo stato di dissesto». A dirlo è il rappresentante della lista civica Il Paese che Vorrei. «Perché mai il sindaco ritorna a parlare di dissesto dopo averne più volte dichiarato l’uscita? – si domandano dal direttivo - perché si scandalizza per cifre che erano già note a chi ha minimamente seguito l’iter finanziario del Comune? Dal 2017 si sapeva che il Comune aveva un debito verso la farmaceutica Donati per circa 300 euro. Avendo rifiutato la proposta transattiva al 60%, questi creditori hanno chiesto l’intera cifra più gli interessi di mora per un ammontare complessivo di 535mila euro. Certo i debiti del Comune non finiscono qui e per avere certezza di farne fronte, il Comune ha prudentemente provveduto a disporre adeguati accantonamenti. L’argomento debito sembra un evergreen utile ogni qual volta di buone notizie ce ne sono davvero poche. Il debito lasciato dalla cattiva amministrazione della destra è il ritornello che dal 2018 i cittadini si sentono ripetere. Quello che non vogliamo sentire è che le farmacie comunali a Santa Marinella non funzionano, così come non funziona la Gesam, la manutenzione del verde ed altri servizi pubblici».

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