LADISPOLI – Per chi ha a cuore le sorti dell’ambiente e della palude di Torre Flavia è un attacco senza alcun senso. Fatto sta che i vandali, guarda caso a ridosso della celebrazione del 26° anno di vita dell’oasi, hanno varcato la soglia per distruggere gli arredi che con tanta pazienza avevano realizzato i tanti bambini delle scuole, con la presenza delle loro insegnanti. L’allarme è stato lanciato da alcuni cittadini che passeggiando lungo l’arenile l’altro pomeriggio hanno notato i cartelli ammucchiati sotto alcune pietre. «Un gesto insignificante – commenta Corrado Battisti, il responsabile della palude per conto di Città Metropolitana – che però fa tanto male. Quelli che tolgono i cartelli dei bambini sono probabilmente degli psicopatici che hanno necessità di cure». Alcune opere degli studenti ladispolani e cerveterani purtroppo sono andate perse e dovranno essere nuovamente realizzate. Quelle che si sono salvate saranno affisse sulle staccionate. «Torneremo sull’arenile – promette Battisti – per rimetterle al loro posto, chiaramente non quelle distrutte. Sono convinto che con la passione dei nostri tanti bambini e delle rispettive maestre ci saranno tanti altri disegni a colorare la nostra bellissima palude di Torre Flavia che non meritava questo trattamento e che ah festeggiato la ricorrenza dei 26 anni». Una storia lunga e faticosa per l’oasi naturalistica, area una volta degradata e sconosciuta. Oggi però si deve far fronte ad un paradosso: «Questa area protetta – ricorda il gestore – è troppo conosciuta con tante altre minacce all’orizzonte, oltre ai teppisti. Troppi fotografi varcano la soglia, droni, velivoli ultraleggeri, cani e una quantità di fruitori con enormi conseguenze sul fragile ecosistema floreale e faunistico. Ringraziamo tutti quelli che ci danno una mano a tutelare questo posto». Anche i comuni di Ladispoli e Cerveteri sono corsi ai ripari siglando un’ordinanza che impedisce l’accesso in palude ai cani e ai loro padroni. Un provvedimento mirato alla conservazione della specie dei fratini e dei corrieri piccoli, uccelli in via d’estinzione che da alcuni anni hanno deciso di nidificare di fronte alla palude. ©RIPRODUZIONE RISERVATA