LADISPOLI - È terminata al Bosco di Palo la piantumazione di 2500 esemplari di 3 anni di specie arboree tipiche dell'oasi. La piantumazione rientra nel progetto Life Primed (con il comune partner del progetto) avviato già qualche anno fa. Obiettivo: il rimboschimento di un'area in cui sono stati abbattutti numerosi alberi a causa della presenza di un fongo patogeno che ha colpito querce e lecci, uccidendoli. Una "malattia" che si manifesta in condizioni di stress ambientale, in particolare di carenza idrica. Dal 2003, come aveva già spiegato qualche anno fa il delegato alle aree protette del Comune di Ladispoli, Filippo Moretti, il territorio è stato interessato da diversi periodi di siccità che hanno causato lo stress delle piante fino a far emergere la presenza del fungo patogeno. In questo senso, le piante morte o malate sono state eradicate per impedire la diffusione del patogeno al resto della vegetazione, aprendo al contempo, all’interno dell’area di Palo (di circa 150 ettari) grandi radure laddove una volta sorgeva il bosco. Obiettivo del progetto è intervenire proprio su queste aree attraverso la piantumazione gli arbusti mancanti. Una procedura che va effettuata, secondo le direttive che insistono sulle aree protette, con la piantumazione di arbusti nati dal seme. E così dall'area in questione sono state raccolte ghiande e semi di querce, lecci e frassini, fatte poi germinare nel centro sperimentale dell'Arsial sito tra Cerenova e Furbara. Trascorsi, ora i tre anni dall'avvio della raccolta, gli arbusti sono stati ripiantati all'interno del Bosco.


©RIPRODUZIONE RISERVATA