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ORIOLO ROMANO – Si è spento all’età di 100 anni Sergio Flamigni, tra i più rigorosi e autorevoli investigatori politici della storia repubblicana. Ex partigiano, storico dirigente del Partito Comunista Italiano e membro del Parlamento dal 1968 al 1987, Flamigni ha dedicato la sua lunga vita alla difesa della democrazia, alla ricerca della verità e alla memoria storica.
Nato a Forlì il 22 ottobre 1925, si era trasferito nel 1989 a Oriolo Romano, dove ha continuato il suo impegno civile fondando nel 2005 l’Archivio Flamigni, oggi punto di riferimento per studiosi e magistrati che si occupano di terrorismo, mafia, P2 e stragi.
Il suo nome resta legato indissolubilmente al caso Moro. Come membro della commissione parlamentare d’inchiesta sul sequestro e l’omicidio dello statista democristiano, Flamigni ha scavato con rigore nelle zone d’ombra di una delle pagine più tragiche della storia italiana, denunciando depistaggi, ambiguità e responsabilità. Libri come La tela del ragno, Trame atlantiche e Convergenze parallele sono diventati testi fondamentali per chi voglia comprendere a fondo quella vicenda. “Una vita al servizio della democrazia, della Costituzione, delle istituzioni, della memoria storica, della ricerca di verità, fedele agli ideali di gioventù”, scrive l’Archivio Flamigni nel messaggio che ne annuncia la scomparsa.
La camera ardente sarà allestita venerdì 13 dicembre alle ore 10 presso l’ospedale di Bracciano. Il corpo sarà cremato e le ceneri torneranno nella sua Forlì, la città dove tutto è cominciato.



