MONTALTO DI CASTRO — La Casa di Riposo “Villa Ilvana” non è solo un edificio: è un luogo che per anni ha rappresentato accoglienza, cura e dignità per gli anziani di Montalto di Castro.

I consiglieri comunali d’opposizione Eleonora Sacconi, Angelo Brizi, Luca Benni e Francesco Corniglia chiedono spiegazioni alla giunta Socciarelli sul futuro della struttura per anziani, per anni punto di riferimento delle famiglie del comprensorio.

«Oggi, invece, è chiusa, silenziosa e piena di interrogativi», dicono i consiglieri comunali Eleonora Sacconi, Angelo Brizi, Luca Benni e Francesco Corniglia che hanno presentato un’interrogazione per chiedere chiarezza e verità su ciò che è accaduto e su ciò che il Comune intende fare.

«La struttura è stata chiusa dopo i gravi problemi segnalati dai controlli dei Carabinieri del Nas, che avevano riscontrato carenze gravi nella sicurezza e nella gestione - ricordano i consiglieri - Da allora, nessuno ha più spiegato ai cittadini se quei problemi siano stati risolti, se la società che la gestiva abbia fatto i lavori necessari, e se “Villa Ilvana” possa tornare ad accogliere persone anziane in condizioni sicure e dignitose».

«A peggiorare la confusione - aggiungono dall’opposizione - l’amministrazione ha anche affidato un nuovo incarico legale per la gestione futura dell’immobile, senza però chiarire prima in che stato si trovi realmente la struttura». «Un modo di agire - osservano gli esponenti della minoranza - che lascia troppi dubbi e alimenta la sensazione che le priorità siano altre, non quelle dei cittadini».

«Prima di pensare a nuovi affidamenti, serve trasparenza - affermano Sacconi, Brizi, Benni e Corniglia -. I montaltesi hanno diritto di sapere se Villa Ilvana è stata messa in sicurezza, se gli interventi richiesti sono stati eseguiti e se l’edificio può tornare a essere un luogo di accoglienza e non di abbandono».

L’opposizione chiede alla sindaca e alla giunta di «rendere pubbliche tutte le informazioni: i controlli eseguiti, lo stato dei lavori e i piani futuri per la struttura. Perché non si può parlare di bene comune se i cittadini vengono tenuti all’oscuro».

«Non possiamo accettare che una casa per anziani resti chiusa nel silenzio - aggiungono i consiglieri - Gli anziani meritano rispetto, le famiglie meritano risposte e la comunità merita trasparenza. Montalto ha bisogno di servizi che funzionano, non di incarichi e promesse vuote».

Il gruppo di opposizione ribadisce che la priorità deve essere il benessere collettivo, la cura delle persone fragili e la gestione onesta e chiara dei beni pubblici.

«Villa Ilvana deve tornare a vivere — concludono — come simbolo di una Montalto che si prende cura di tutti, non come una ferita aperta di disattenzione e silenzio».

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