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CIVITAVECCHIA – «Stiamo verificando tutti gli atti inerenti l’indagine e siamo certi di poter dimostrare l’estraneità ai fatti contestati».
Ne è convinto l’avvocato Lorenzo Mereu, uno dei legali di tre delle undici persone - titolari, gestori o rappresentanti dei locali e delle strutture presenti sul lungomare - per le quali la Procura ha chiesto la citazione diretta in giudizio, con l’udienza fissata già al 23 dicembre prossimo.
Le accuse, a vario titolo, sono quelle di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone e occupazione ed invasione arbitraria di spazi demaniali.
Ed il caso è quello della movida nei pressi del Pirgo, con le indagini coordinate dalla Procura che sono scattate a seguito dell’esposto presentato a giugno dello scorso anno dal comitato “Condomini prospicienti il Lungomare Thaon de Revel”.
«Potrebbero essersi verificati degli eccessi in alcuni momenti - ha spiegato l’avvocato Mereu - ma non credo possano configurarsi in reati. Se passasse questo principio, infatti, dovrebbe cessare immediatamente tutta la movida».
Di una cosa è certo il legale: «Deve essere la mala movida a dover essere contrastata - ha chiarito - l’impegno di tutti è per una movida sana, che porti i ragazzi a rimanere qui, senza dover necessariamente cambiare città».
L’obiettivo è arrivare all’udienza di dicembre andando a dimostrare proprio questo aspetto, e la differenza, evidenziata dall’avvocato Mereu, tra movida e mala movida.
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