CIVITAVECCHIA – Dopo l’incendio a piazza XXIV Maggio dei giorni scorsi il mercato e i suoi operatori stanno cercando, con grande difficoltà, un lento e progressivo ritorno alla normalità ma i problemi sono ancora molti. C’è Pino Sammarco, il proprietario della casetta andata in fiamme nei giorni scorsi, che è tornato a lavorare con la sua famiglia, attrezzandosi come meglio è riuscito, accanto alle macerie coperte dal Pincio in attesa della rimozione e di una sistemazione più dignitosa.

LA TESTIMONIANZA – «Non è facile - ha detto Sammarco - in tre giorni ho speso migliaia di euro per ripartire, tra materiali vari e strumenti, e ci stiamo appoggiando al magazzino di un amico in periferia visto che non abbiamo spazi per lasciare la merce invenduta di giornata e non possiamo certo lasciarla qui in piazza. Ogni giorno - dice - sono costretto a fare su e giù, sta diventando sempre più difficile e dall’amministrazione non si è visto nessuno».

Giovedì un incontro con la proposta, la solita, di spostarsi a San Lorenzo. Quella già rifiutata mesi fa dai commercianti dell’area. Intanto si stanno terminando gli allacci al nuovo contatore della piazzetta dopo la realizzazione del nuovo impianto elettrico, impianto che però fa insorgere gli altri operatori, quelle delle altre aree del mercato.

LA PROTESTA – «Si doveva attaccare l’elettricità ad ottobre e non si è fatto niente per mesi - tuonano alcuni operatori - mentre ora si è riusciti in pochi giorni, poi ci saranno i costi da sostenere per la rimozione dei rifiuti e ora, invece di riunire il mercato come promesso si parla di una nuova casetta. Un mercato completamente abbandonato, appeso a promesse». Insomma il mercato è più diviso che mai, l’unico filo che unisce gli operatori delle diverse aree è l’insoddisfazione.

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